Un triangolare di calcetto per non dimenticare nella Giornata Nazionale della Memoria e dell’Accoglienza. Questa è stata l’iniziativa della Cooperativa Sociale Badia Grande, che per il secondo anno consecutivo ha riproposto il Torneo “Lo Sport che Unisce” per i beneficiari dei Centri di Accoglienza della provincia di Trapani, ribadendo come il calcio possa essere un potente strumento di promozione sociale, capace di diffondere la cultura dell’accoglienza e dell’integrazione. La Giornata Nazionale della Memoria e dell’Accoglienza, che si celebra il 3 ottobre, ricorda l’immane tragedia del naufragio di Lampedusa del 2013, dove persero la vita 368 tra uomini, donne e bambini. Questo triste evento, una delle pagine più buie della storia dell’immigrazione, si è trasformato in una giornata di riflessione, sottolineando l’importanza dell’accoglienza, strumento essenziale per l’integrazione e l’inclusione sociale.
Il triangolare di calcetto, disputato sabato negli impianti sportivi dell’Associazione ACD Custonaci, ha visto protagonisti i minori stranieri non accompagnati (MSNA) dei Progetti FAMI 24 Welcome e Primissima Accoglienza Mappamondo, accompagnati dalla coordinatrice Valentina Vicari, insieme ai beneficiari del SAI Marsala (sedi di Custonaci, Buseto Palizzolo e Paceco) e del Progetto SAI Alcamo, rispettivamente diretti da Lorena Tortorici e Greta Margagliotti. Commovente è stato il lancio dei palloncini a ricordo delle 368 vittime del naufragio, che ha preceduto il simbolico calcio d’inizio del Sindaco di Custonaci Fabrizio Fonte, a testimonianza dell’apertura degli abitanti del luogo verso gli immigrati. L’arbitraggio, affidato a Mamady Sonko, arbitro federale senegalese, ha garantito il corretto svolgimento delle partite. Il torneo è stato vinto dalla formazione del Buseto Palizzolo, seguito dal Paceco e dai minori dei Progetti FAMI 24 Welcome e Primissima Accoglienza Mappamondo. La Cooperativa Sociale Badia Grande, al termine della consegna dei trofei, ha voluto ringraziare con una targa ricordo dell’evento il sindaco Fabrizio Fonte e all’Associazione ACD Custonaci per aver concesso l’utilizzo del campo sportivo “Rosario Vanella Parroco”.
L’iniziativa della Cooperativa Sociale Badia Grande evidenzia come lo sport possa essere un mezzo di integrazione straordinario, capace di creare una nuova società inclusiva e multietnica. Attraverso il calcio, si promuove non solo la cultura dell’accoglienza, ma anche valori fondamentali come il rispetto, la collaborazione e la solidarietà. Il torneo “Lo Sport che Unisce” della Cooperativa Sociale Badia Grande si configura come una risposta concreta a questa necessità. Il calcio, sport per eccellenza capace di abbattere barriere e costruire ponti, diventa veicolo di un messaggio potente: l’inclusione e la solidarietà sono possibili. I partecipanti, provenienti da diverse realtà e percorsi di vita, hanno trovato nel campo sportivo un terreno comune, dove le differenze si annullano e la collaborazione diventa la chiave del successo.