Castellammare del Golfo: la novena a San Giuseppe inizia con la preghiera alle persone che fuggono per la guerra

Castellammare del Golfo: la novena a San Giuseppe inizia con la preghiera alle persone che fuggono per la guerra

L’omaggio floreale da parte di una donna ucraina. Il parroco mette a disposizione due appartamenti

In vista della festa del 19 marzo, è iniziata la novena a San Giuseppe. Nell’omonima parrocchia a Castellammare del Golfo l’inizio dei festeggiamenti ha coinciso con una rinnovata preghiera per la pace. Sotto l’immagine della Sacra Famiglia, dietro l’altare, è stata sistemata la scritta pace con i colori della bandiera ucraina. A nome della comunità, l’omaggio floreale all’immagine del Santo è stato fatto da Zoryana, una donna ucraina che dopo il matrimonio si è trasferita a Castellammare dove vive con il marito e due figlie, molto attiva in questi giorni nel promuovere la solidarietà con il suo popolo facendo da ponte per il sostegno umanitario e l’eventuale accoglienza di profughi.

“E’ il nostro modo di far sentire la nostra vicinanza a tutte le vittime innocenti di questa violenza – dice il parroco don Giuseppe Grignano – Tutti siamo chiamati a diventare operatori di pace sull’esempio di san Giuseppe che come ci ha insegnato papa Francesco è l’uomo della presenza quotidiana, discreta e nascosta, ma efficace, una guida nei momenti di difficoltà ”.

Infine la recita della preghiera a San Giuseppe “migrante perseguitato e coraggioso”:

San Giuseppe,

tu che hai sperimentato la sofferenza di chi deve fuggire

tu che sei stato costretto a fuggire

per salvare la vita alle persone più care,

proteggi tutti coloro che fuggono a causa della guerra,

dell’odio, della fame.

Sostienili nelle loro difficoltà,

rafforzali nella speranza e fa’ che incontrino accoglienza e solidarietà.

Guida i loro passi e apri i cuori di coloro che possono aiutarli. Amen.

Per accoglienza dei profughi dall’Ucraina, il parroco ha messo a disposizione le due canoniche delle parrocchie “San Giuseppe” e “Sant’Antonio da Padova”.