Commissari ex Province, sì dell’aula all’emendamento dell’On Safina: “Ora potranno essere nominati solo dirigenti regionali in servizio”

Commissari ex Province, sì dell’aula all’emendamento dell’On Safina: “Ora potranno essere nominati solo dirigenti regionali in servizio”

Soltanto i dirigenti regionali in servizio potranno ricoprire il ruolo di Commissari straordinari delle ex Province, in attesa che si legiferi sul tema. Questo decide l’emendamento al Disegno di Legge sulla proroga degli incarichi ai Commissari dei Liberi consorzi dei comuni presentato oggi in aula dal deputato trapanese Dem Dario Safina e approvato a scrutinio segreto con 30 voti favorevoli e 25 contrari, mandando sotto la maggioranza di centrodestra.

La volontà del parlamento regionale è quella, infatti, di prorogare i commissari delle città metropolitane e dei liberi consorzi fino al 2024, data entro la quale il governo nazionale dovrebbe riformare la le legge Delrio così da tornare ad eleggere a suffragio diretto, i governi delle ex Province.

C’è un parere dell’ufficio legale legislativo – ha spiegato oggi in aula il deputato trapanese del Pd – che nell’ultima tornata di nomina dei commissari ha chiarito che commissari possono essere nominati solo i dirigenti regionali. Poiché la Giunta di governo su questo però non si è adeguata il senso del mio emendamento è stato quello di evitare ulteriori nomine illegittime”.

Il prolungamento del commissariamento, che ha incassato oggi il parere favorevole dell’aula, eviterà di indire elezioni di secondo livello, (ad eleggere i vertici dei Liberi Consorzi avrebbero dovuto essere i consiglieri comunali) sempre annunciate ma mai effettuate.

Con l’approvazione del Ddl di oggi che sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione Sicilia già nei prossimi giorni, la situazione delle ex province rimarrà dunque invariata, almeno dal punto di vista formale, fino al 2024. Il sì dell’aula all’emendamento di Safina, infatti, provocherà diversi cambi al vertice in giro per la Sicilia, a partire proprio da Trapani, dove l’attuale commissario Raimondo Cerami, magistrato in quiescenza, sarà costretto a lasciare il posto ad un funzionario regionale in servizio.

Commissari ex Province, sì dell’aula all’emendamento dell’On Safina: “Ora potranno essere nominati solo dirigenti regionali in servizio”

Trapani, 21 giugno 2023 – Soltanto i dirigenti regionali in servizio potranno ricoprire il ruolo di Commissari straordinari delle ex Province, in attesa che si legiferi sul tema. Questo decide l’emendamento al Disegno di Legge sulla proroga degli incarichi ai Commissari dei Liberi consorzi dei comuni presentato oggi in aula dal deputato trapanese Dem Dario Safina e approvato a scrutinio segreto con 30 voti favorevoli e 25 contrari, mandando sotto la maggioranza di centrodestra.

La volontà del parlamento regionale è quella, infatti, di prorogare i commissari delle città metropolitane e dei liberi consorzi fino al 2024, data entro la quale il governo nazionale dovrebbe riformare la le legge Delrio così da tornare ad eleggere a suffragio diretto, i governi delle ex Province.

C’è un parere dell’ufficio legale legislativo – ha spiegato oggi in aula il deputato trapanese del Pd – che nell’ultima tornata di nomina dei commissari ha chiarito che commissari possono essere nominati solo i dirigenti regionali. Poiché la Giunta di governo su questo però non si è adeguata il senso del mio emendamento è stato quello di evitare ulteriori nomine illegittime”.

Il prolungamento del commissariamento, che ha incassato oggi il parere favorevole dell’aula, eviterà di indire elezioni di secondo livello, (ad eleggere i vertici dei Liberi Consorzi avrebbero dovuto essere i consiglieri comunali) sempre annunciate ma mai effettuate.

Con l’approvazione del Ddl di oggi che sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione Sicilia già nei prossimi giorni, la situazione delle ex province rimarrà dunque invariata, almeno dal punto di vista formale, fino al 2024. Il sì dell’aula all’emendamento di Safina, infatti, provocherà diversi cambi al vertice in giro per la Sicilia, a partire proprio da Trapani, dove l’attuale commissario Raimondo Cerami, magistrato in quiescenza, sarà costretto a lasciare il posto ad un funzionario regionale in servizio.