Edilizia scolastica, a Castelbuono dalla Regione il progetto per la media “Minà Palumbo”

Edilizia scolastica, a Castelbuono dalla Regione il progetto per la media “Minà Palumbo”


Altro importante obiettivo raggiunto dal governo Musumeci, mediante il suo Ufficio speciale per la progettazione: è stato completato e trasmesso al Comune di Castelbuono l’elaborato che consentirà all’amministrazione della cittadina che ricade all’interno del Parco delle Madonie di dotare la scuola media “Francesco Minà Palumbo” dei più moderni sistemi antisismici e di efficientamento energetico.Uno studio sui costi, realizzato anch’esso dal team di tecnici guidato dall’ingegnere Leonardo Santoro, ha suggerito di realizzare in via Sandro Pertini un plesso completamente nuovo e di demolire subito dopo la vecchia struttura. Ciò consentirà di ottimizzare le risorse a disposizione che ammontano a tre milioni e 461 mila euro: un budget che adesso, grazie al documento progettuale, potrà essere erogato dal Miur attraverso l’assessorato regionale dell’Istruzione.
 «Ancora una volta – sottolinea il presidente della Regione, Nello Musumeci – l’intervento del nostro Ufficio serve a sostenere i Comuni e scongiurare il rischio di perdere preziosi finanziamenti. In questa occasione, però, c’è anche da sottolineare che, per la prima volta, si è trattato di progettare di sana pianta un istituto scolastico mentre, finora, erano stati pianificati soltanto interventi per adeguare strutture già esistenti. Di ciò va dato merito alle professionalità interne delle quali ci avvaliamo e che hanno consentito di consumare questo nuovo step, che definirei strategico, del lavoro che stiamo portando avanti a vantaggio della collettività siciliana».
 La nuova scuola potrà ospitare 240 alunni. Saranno realizzate dodici aule nelle quali svolgere quattro corsi didattici. L’edificio è stato progettato su due livelli, oltre al piano terra e a quello di copertura. Prevista anche la mensa e uno spazio polifunzionale che potrà essere destinato, all’occorrenza, ad Aula magna per conferenze e presentazioni. Il cosiddetto corpo “D” – l’unico che non verrà abbattuto ma, comunque, riammodernato e messo in sicurezza – sarà utilizzato come deposito per il materiale didattico.
pn/fdp