Ispirare fiducia in un mondo connesso: formativo per i responsabili della Curia vescovile

Ispirare fiducia in un mondo connesso: formativo per i responsabili della Curia vescovile

Domenica prossima 3 luglio si concluderà ad Erice con un momento di riflessione, meditazione e preghiera per la pace,  il percorso formativo e di lavoro cooperativo –  nuovo nei contenuti e nel metodo –  avviato quest’anno per i direttori degli Uffici della Curia vescovile, i collaboratori e i vicari foranei della Diocesi.  Il percorso, aperto da un momento di condivisione reciproca, ha messo fuoco quest’anno il tema di “ispirare fiducia in un mondo connesso” ed è stato condotto in maniera integrata con relazioni frontali, studio di casi,  lavori di gruppo.

I cambiamenti culturali e sociali degli ultimi anni e le incoerenze stanno creando una società che perde sempre più fiducia nelle istituzioni. Allo stesso tempo, nella cultura attuale la fiducia è diventata uno dei fattori fondamentali per portare avanti la propria missione personale e istituzionale. Una grande domanda per la Chiesa – ha detto il vescovo Pietro Maria Fragnelli – una domanda che ci interpella su come stiamo nel mondo, su come raggiungiamo il cuore delle persone e sulla fedeltà alla nostra identità in un mondo che cambia. Come ripreso anche negli Orientamenti pastorali, il cammino sinodale in corso ci interroga su come formiamo le persone, in particolare quelle che rivestono ruoli di responsabilità all’interno della comunità cristiana e quali strumenti ci aiutano a leggere le dinamiche della cultura in cui siamo immersi e il loro impatto sul nostro stile di Chiesa”.

A guidare gli incontri sono stati  don Vito Impellizzeri, teologo e docente presso la Facoltà teologica di Sicilia; Juan Narbona docente di  Comunicazione Digitale, Industria e mercati della comunicazione presso la  Pontificia Università della Santa Croce di Roma e Lilli Genco direttrice dell’Ufficio diocesano comunicazioni sociali con il coordinamento del vicario generale don Alberto Genovese.

Domenica il momento conclusivo sarà dedicato alla spiritualità e alla condivisione e aperto ai familiari.