Oggi a Milano centocinquanta TONDI d’artiste per non dimenticare le donne afgane. Tra le artiste la marsalese Angela Trapani con il suo “Fior di Grata”

Oggi a Milano centocinquanta TONDI d’artiste per non dimenticare le donne afgane. Tra le artiste la marsalese Angela Trapani con il suo “Fior di Grata”

 

Si inaugura oggi, dalle ore 16.00 alle ore 20.00 nello storico spazio d’arte milanese Scoglio di Quarto, dell’omonima via, a due passi dalla Darsena, la collettiva d’arte di TONDI d’artiste, dedicati alle donne afgane. Per ricordare in questo 8 Marzo le donne afgane, la gallerista Gabriella Brembati ha invitato a Milano artiste di diverse generazioni e formazione per dare un segno su un “tondo” (un semplice piatto di cartone di diametro cm 30) con il proprio mezzo espressivo che sia un disegno, un dipinto , una foto, una frase, una scultura, pensando a ciò che le donne afgane vivono nella loro condizione di recluse. Opere nate e pensate come gesto immediato spontaneo di solidarietà nei confronti delle donne afgane vessate e umiliate dal ritorno dei talebani.

Tra le artiste che partecipano a questa esposizione corale che verrà riproposta in altri spazi come un “ensemble” in nome della libertà : Grazia Varisco, Fausta Squatriti, Lucia Pescador, Mavi Ferrando, Florencia Martinez, e l’artista marsalese Angela Trapani con il suo tondo “Fior di Grata”. “Ho esposto nella galleria Scoglio di Quarto già negli anni ’90 e ringrazio di cuore la gallerista Gabriella Brembati e la mie care amiche artiste tra cui Florencia Martinez per avermi ricordata benché io viva ormai da tre anni in Sicilia. Dopo aver vissuto quasi tutta la mia vita a Milano, l’ambiente dell’arte milanese rimane il mio punto di riferimento più importante e al quale sono maggiormente affezionata. Esserci per le donne afgane mi onora. Per motivi di forza maggiore non potrò raggiungere Milano in questi giorni, ma invito chiunque si trovi a Milano a visionare questa particolarissima collettiva d’arte condividendo la sofferenza per le pesanti discriminazioni che le donne afgane subiscono”.

In collaborazione con il C.I.S.D.A (coordinamento sostegno donne afgane) onlus oltre a promuovere una raccolta fondi, vedrà la testimonianza della giovane donna afgana Sapeda studentessa in Italia che racconta del suo Paese travolto dalla violenza, dalla povertà e dalla fame.

Con l’esposizione delle opere ogni giorno la galleria ospita con la collaborazione di Valeria Cerabolini e la presentazione di Cristina Rossi:   

-i video di Luana Giardino

-l’installazione inGABBIAtadell’artista Topylabrisì, metafora di resistenza (la gabbia nasconde ruote che permettono la fuga)

Poi ogni giorno (17.30) un programma di performance

Cryme il canto del “soprano d’arti” Silvia Colombini chiusa in un Burqa nero, offre il suo vocalizzo drammatico alle donne vittime di violenza: “indossare un burqa è indescrivibile, una prigione buia che cancella la tua identità e dignità” .

Butterfly di Marilena Sassi dove una crisalide diventa simbolo di rinascita (sabato)

Vedere attraverso di Adolfina De Stefano  che porta alle estreme conseguenze l’isolamento cui sono sottoposte le donne afgane (domenica)

Il coraggio della donna opera video di Milena Barberis (lunedì)

Il Cerchio delle Madri Silenti di Margò Volo (lunedì)

-…Non posso volare.. di Libera Mazzoleni che ricorda Nadia Anjuman, poetessa di Herat, uccisa dal marito.(martedì)

le letture sceniche della poetessa Evelina Schatz (martedì)