Quei suoni dimenticati che al Monte dei Pegni svelano la memoria degli ultimi. Si chiama SO’NO l’installazione di Alessandro Librio che verrà inaugurata martedì 18 ottobre alle 18.30 a Palazzo Branciforte

Quei suoni dimenticati che al Monte dei Pegni svelano la memoria degli ultimi. Si chiama SO’NO l’installazione di Alessandro Librio che verrà inaugurata martedì 18 ottobre alle 18.30 a Palazzo Branciforte

Tutto parte, come sempre da una ricerca. E chi indaga, chi esplora, sa bene che il tesoro più prezioso è nascosto tra le persone che di concreto hanno poco o niente: nei canti del lavoro, nel loro fare memoria, in quell’attraversare il tempo con un realismo magico tutto siciliano.

Così nasce l’installazione sonora SO’NO di Alessandro Librio, che verrà inaugurata al Monte dei Pegni di Palazzo Branciforte martedì 18 ottobre alle 18.30.
Un’installazione sonora di rara bellezza, in cui è stata data voce a figure in ogni provincia siciliana disposte a impegnare un bene… immateriale: una tradizione, un vecchio uso. Ecco affiorare i canti di lavoro, affiancati da altre preziose testimonianze sonore.
SO’NO (suono, in siciliano), progetto a cura di Federica Fruttero, siinserisce nel festival internazionale Sète-Palermoorganizzato dall’associazione SLA, per la seconda edizione del suo festival d’arte contemporanea. Dopo la presentazione degli artisti isolani a Sète e Montpellier si torna nel capoluogo siciliano dal 18 al 22 ottobre, in collaborazione con BAM – Biennale Arcipelago Mediterraneo e l’associazione MeNO.

Eccoci a Palazzo Branciforte. Proprio per il Monte dei Pegni, Alessandro Librio ha pensato al suo progetto: come se l’artista, invece che sistemare negli scaffali gli oggetti, vi avesse adagiato il suono degli ultimi.

Per questo SO’NO non poteva che essere concepito per quel ventre profondo di travi e silenzi, con un progetto interattivo che coinvolge il pubblico in modo non convenzionale, attraverso un personalissimo percorso in cui il suono è il protagonista invisibile.

“Il Monte dei Pegni di Palazzo Branciforte è stato in questi anni spesso fonte di ispirazione per tanti artisti. Particolarmente affascinante – commenta il presidente di Fondazione Sicilia, Raffaele Bonsignore – è questo progetto di Alessandro Librio, che attraverso i suoi paesaggi sonori fa un omaggio inedito alla nostra terra e alla sua essenza più intima: il suono. Un’operazione che ridà vita alla voce degli ultimi e fa riflettere attraverso la memoria”.

L’installazione sonora SO’NO sarà fruibile fino al 23 ottobre.