Innovazione ed economia circolare applicata all’agricoltura al centro dell’incontro di oggi tra Università di Perugia e Comune di Marsala. L’assessore Alagna:” Massimo interesse per il progetto”

Innovazione ed economia circolare applicata all’agricoltura al centro dell’incontro di oggi tra Università di Perugia e Comune di Marsala. L’assessore Alagna:” Massimo interesse per il progetto”

Si è svolto questa mattina in videoconferenza un importante incontro tra il Comune
di Marsala e Il dipartimento di Ingegneria Ambientale dell’Università di Perugia.
L’incontro ha avuto come oggetto una dimostrazione tecnico-scientifica di
produzione, tramite la fermentazione del mosto d’uva, di CO2 naturale (green-
metane), in grado di sostituire il normale gasolio di origine petrolifera utilizzato dagli
attuali trattori per la coltivazione delle vigne.
Durante la dimostrazione, il professore Stefano Falcinelli dell’Università di Perugia e
l’ingegnere Andrea Capriccioli (detentore del brevetto di matanazione) hanno
ricavato metano sintetico da un apposito impianto in cui si combinano l’idrogeno e
l’anidride carbonica proveniente dalla fermentazione del mosto. All’incontro hanno
partecipato l’assessore allo sviluppo economico Oreste Alagna, in rappresentanza
dell’amministrazione Grillo, l’enologo marsalese dell’Istituto Regionale del Vino e
dell’Olio, Mario Ragusa, per la start-up Vienergy (che già a Marsala ha avviato un
progetto di stoccaggio e cattura della Co2 dai mosti), Biagio di Pietra, tecnico
dell’Enea, e Gianfranco Maltese amministratore de “I Nuovi Mille”.
L’assessore Alagna ha espresso massimo interesse verso il progetto. “Come è stato
dimostrato – evidenzia l’Assessore Alagna – la produzione di vino sostenibile è
possibile e concretamente realizzabile. Avvieremo un tavolo tecnico insieme agli
assessorati regionali al territorio e ambiente e all’agricoltura – già coinvolti anche
grazie all’intervento dell’on. Lo Curto – per agevolare da parte delle imprese
agricole la partecipazione a progetti che trasformino in realtà concreta i risultati
della sperimentazione. Un’opportunità per le nostre aziende vitivinicole, che potrà
tradursi non solo in un notevole risparmio in termini di energia ma anche in un
importante contributo alla riduzione degli inquinanti per l’ambiente. Allo stesso
tempo avviare progetti di economia circolare, come questo, rappresenta un
formidabile strumento di promozione del nostro territorio”.
“L’innovazione – spiega Ragusa, esperto del settore vinicolo – sarà il cardine di
questo cambiamento economico e strutturale: per ripensare i nostri modi di
produzione e consumo e per trasformare i rifiuti in prodotti ad alto valore aggiunto,
avremo bisogno di tecnologie, processi, servizi e modelli imprenditoriali nuovi che
plasmeranno il futuro della nostra economia e della nostra società”.

Nino Guecio