Ad Erice: “Cori Meu- Photography & Urban Street Art”

Ad Erice: “Cori Meu- Photography & Urban Street Art”

Un evento che esalta il simbolismo religioso degli spazi sacri e culturali e diventa ispirazione per la fotografia d’autore e l’Urban Street Art

10 -12 settembre – Erice

Fare arte significa sfidare le convenzioni, ma quello che ci sarà ad Erice nei prossimi giorni può essere considerato rivoluzionario.
Dal 10 al 12 settembre “Cori Meu -Photography & Urban Street Art”, un progetto fotografico e di urban street art con la direzione artistica di Francesco Ferla e Arianna Maggio, con il patrocinio oneroso del Comune di Erice e dell’Associazione “I Borghi più Belli d’Italia”, il supporto della Diocesi di Trapani e de “La Montagna del Signore” ed ancora la partecipazione di sponsor privati. “Cori meu”,  in dialetto siciliano, è il Sacro Cuore di Gesù ma è anche un’espressione popolare che esalta il cuore come simbolo della vita, sede degli affetti, dell’anima.Il titolo della manifestazione vuole mettere in evidenza non solo il “cuore” (simbolo nascosto di sentimenti) ma anche la maternità, nel suo profondo significato antropologico e teologico. “Cori meu”, infatti è il modo più dolce che hanno le mamme, per rivolgersi ai loro figli. Un evento che esalta il simbolismo religioso degli spazi sacri e culturali e diventa ispirazione per la fotografia d’autore e l’Urban Street Art.  I simboli religiosi dalla grande capacità di comunicazione universale vengono portati verso l’esterno, nello spazio urbano, con la traduzione interpretativa di numerosi artisti contemporanei.Un percorso dedicato alla scoperta delle chiese e dei siti culturali del borgo medievale. L’evento offrirà l’opportunità a cittadini, visitatori e appassionati di visitare i luoghi di Erice, in modo innovativo. Fotografie di Francesco Ferla e opere open air cattureranno l’attenzione del visitatore. Un perfetto connubio tra fotografia e arte che vedrà le opere eseguite su pannelli mobili e su installazioni temporanee, sulle pareti, lungo le vie del borgo senza stravolgere l’identità del luogo. 


Pittori, madonnari, artisti interpreteranno con la loro sensibilità i simboli sacri della città di Erice. Saranno realizzate installazioni artistiche, utilizzando cristalli di sale colorato.Performance di musica accompagneranno gli artisti nei momenti creativi.Un’iniziativa dall’alto valore etnoantropologico, un grande laboratorio creativo all’aria aperta, un luogo che accoglie gente da tutto il mondo, un modo per sprigionare la potenza del simbolismo religioso, una galleria di emozioni e di colori: tutto questo sarà “Cori meu – Photography & Urban Street Art” tra le vie del borgo medievale di Erice. «Si tratta di uno degli appuntamenti più suggestivi del calendario degli eventi estivi di Erice. Un progetto artistico molto interessante che, nella sua modernità, ben si coniuga con l’essenza storica del nostro borgo. Una buona occasione per consentire ai giovani di esprimere la propria creatività, spesso geniale, con vere e proprie opere d’arte di strada che catturano lo sguardo in un viaggio intriso di estro e fantasia, trasformando Erice in un vero e proprio scrigno di creatività urbana che impreziosisce ulteriormente il nostro centro storico. Per questo ringraziamo l’architetto-fotografo Francesco Ferla, l’architetto Arianna Maggio e tutti gli artisti impegnati» così dichiarano Daniela Toscano, sindaca del Comune di Erice e Rossella Cosentino, assessora al Turismo.

I pannelli rimarranno esposti fino al 4 novembre.

Informazioni aggiuntive 

Francesco Ferla, architetto, designer, digital artist e fotografo siciliano. Un artista, visionario ed eclettico, che vive tra Londra e Parigi.

L’arte di Francesco esplora i confini della grafica digitale e del concept design andando oltre la fotografia più tradizionale.

Arianna Maggio, architetto, interior design, docente MIUR. E’ direttore artistico di eventi di Arte Urbana, un vero e proprio trend, una nuova forma d’arte moderna, un potentissimo strumento di rigenerazione urbana. L’amore per l’arte la porta a scoprire nuove espressioni e sperimentare tecniche nuove in continua ricerca.