Addio Biagio Conte, l’angelo che aiutava gli ultimi, il missionario amato da tutti. Lutto cittadino a Palermo. Il messaggio di Mattarella

Addio Biagio Conte, l’angelo che aiutava gli ultimi, il missionario amato da tutti. Lutto cittadino a Palermo. Il messaggio di Mattarella

Biagio Conte è morto a Palermo. Aveva 59 anni. Il frate laico aveva fondato la Missione di speranza e carità per assistitere gli ultimi, i più fragili, i poveri, migliaia di persone che avevano smarrito la strada, clochard, anziani. Aveva incontrato Benedetto XVI e Papa Francesco che pranzò nella sala mensa della missione “Speranza e carità” in occasione della sua visita Palermo nel 2018. Messaggio di cordoglio del Presidente Mattarella:

“Ho appreso con profondo dolore la triste notizia della morte di Fratel Biagio, punto di riferimento, non soltanto a Palermo, per chi crede nei valori della solidarietà e della dignità della persona, che ha testimoniato concretamente, in maniera coinvolgente ed eroica.
Il rimpianto e la riconoscenza nei confronti di Biagio Conte vanno espressi consolidando e sviluppando anche in futuro le sue iniziative affinché il ricordo della sua figura sia concreto e reale, così come è stato il suo esempio”

E’ stato un angelo che ha speso gran parte della sua vita per dare voce agli ultimi. Nato ricco, si era spogliato di tutto per aiutare poveri, ex tossici, emarginati di Palermo, le donne con figli rimaste sole, carceratisenza case, migranti e con problemi di salute, ridando loro dignità e speranza. Due anni fa un cancro al colon. «Fratel» Biagio Conte, nonostante le soffferenze negli ultimi mesi, non aveva rinunciato ad assistere migliaia di persone in città senza un tetto, prostitute, clochard, migranti, ex detenuti nelle sedi della sua «Missione di speranza e Carità». 

Negli ultimi mesi migliai di palermitani e centinaia di persone da tutta la Sicilia hanno reso omaggio a Conte che si aggravava di giorno in giorno. L’Arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice, la scorsa Epifania, si è recato al suo capezzale per dare sostegnoe conforto a Conte simbolo di riscatto del capoluogo siciliano

: «Siamo qui perché Biagio è colui che diventa la nostra stella, perché ci conduce all’essenziale e l’essenziale è questa via “altra” che dobbiamo imboccare. Ecco perché fratel Biagio, innamorato di San Francesco d’Assisi, si è fatto povero e per i poveri, ribaltando la logica del mondo». 

Il suo ultimo pensiero, dal letto di agonia: «Restiamo uniti per un mondo migliore perché insieme possiamo farcela: non muri ma ponti»