Arrestata la sorella del boss Matteo Messina Denaro, Rosalia con l’accusa di associazione mafiosa. L’inchiesta è stata coordinata dalla Procura di Palermo

Arrestata la sorella del boss Matteo Messina Denaro, Rosalia con l’accusa di associazione mafiosa. L’inchiesta è stata coordinata dalla Procura di Palermo

 

I carabinieri del Ros hanno arrestato la sorella del boss Matteo Messina Denaro, Rosolia detta Rosetta, con l’accusa di associazione mafiosa. Secondo gli inquirenti, la donna avrebbe aiutato per anni il fratello a sottrarsi alla cattura e avrebbe gestito per suo conto la “cassa” della “famiglia” e la rete di trasmissione dei ‘pizzini’, consentendo così al capomafia di mantenere i rapporti con i suoi uomini durante la sua lunga latitanza. L’inchiesta è stata coordinata dalla Procura di Palermo.

Matteo Messina Denaro è stato arrestato grazie a uno dei pizzini scritto dalla sorella e nascosto nell’intercapedina di una sedia

 Lo scritto è stato scoperto dai carabinieri del Ros il 6 dicembre scorso mentre piazzavano delle cimici nella abitazione della donna.  Mentre cercano il posto giusto per nasconderle, i militari scoprono un appunto all’interno di una gamba cava di una sedia.

Sono stati divulgati alcuni dei pizzini firmati dal boss di Castelvetrano, contro lo Stato. In questi si legge:”un onore essere incriminato come mafioso” “siamo perseguitati” e “non sarò mai dimenticato”.

Chi è Rosalia detta Rosetta

    Rosalia detta Rosetta, la maggiore delle quattro sorelle di Messina Denaro, è madre di Lorenza Guttadauro, avvocato che, dal giorno del suo arresto, assiste il capomafia, e moglie di Filippo Guttadauro che ha scontato 14 anni per associazione mafiosa ed è tuttora in carcere al cosiddetto ‘ergastolo bianco’. Il secondo figlio della donna, Francesco, nipote prediletto del padrino trapanese, sta espiando una condanna a 16 anni sempre per associazione mafiosa. L’operazione che ha portato all’arresto di Rosalia Messina Denaro è stata condotta dal Ros, dai carabinieri del Comando provinciale di Trapani e dello squadrone eliportato dei Cacciatori di Sicilia. La misura cautelare è stata disposta dal gip Alfredo Montalto. Sono in corso decine di perquisizioni in provincia di Trapani.

AGENZIA ANSA