Assistenti civici anti-assembramento per l’estate in fase 2. Per fare rispettare le regole

Assistenti civici anti-assembramento per l’estate in fase 2. Per fare rispettare le regole

Devono ancora entrare in attività, ma già infuria la polemica: sono i 60.000 volontari che dovrebbero essere ‘arruolati’ per facilitare le operazioni di vigilanza sul rispetto delle norme di sicurezza della Fase 2.
“Assistenti civici”: questo il nome delle nuove figure previste dal Ministero per gli Affari regionali in collaborazione con l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani. 16 ore di lavoro settimanali sulle strade, nei parchi, davanti alle chiese e in
tutte le aree ‘a rischio assembramento’. Volontari che avranno il compito di aiutare le Autorità nel periodo più caldo e più a rischio, e non solo meteorologicamente: l’estate. Una prestazione di mera utilità e solidarietà sociale, che potrà coinvolgere anche il Terzo Settore nel perseguire l’obiettivo del ritorno a una ‘nuova normalità’, bisognosa di prudenza e, soprattutto, di assistenza alle categorie più fragili. Il reclutamento dovrebbe avvenire attraverso un bando pubblico, come già successo per i medici e gli operatori sanitari nel momento della massima emergenza della Fase 1. Distanziamento
sociale, controllo degli accessi alle spiagge libere o ai parchi, consegna della spesa o dei pacchi di prima necessità: questi e altri i compiti di controllo e di supporto assegnati agli ‘assistenti civici’.
“È il momento di reclutare tutti quei cittadini che hanno voglia di dare una mano al Paese, dando dimostrazione di grande senso civico” – ha spiegato il Ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia. “I Comuni, attraverso l’Anci, – ha
sottolineato – potranno avvalersi del contributo degli assistenti civici per far rispettare tutte le misure messe in atto per contrastare e contenere il diffondersi del virus, a partire dal distanziamento sociale”.
Il bando sarà rivolto ai maggiorenni inoccupati, a chi non ha vincoli lavorativi, ai percettori di reddito di cittadinanza o a chi usufruisce di ammortizzatori sociali. La formazione e il coordinamento saranno in capo alle Amministrazioni comunali.
La prestazione lavorativa sarà a titolo gratuito. Gli assistenti civici non percepiranno alcun compenso.
Si tratterà di volontari “distributori di buona educazione” – ha spiegato il Presidente ANCI Antonio Decaro. E il Ministro Boccia ha aggiunto: “Ci ricorderanno, con gentilezza, nei luoghi di assembramento che occorre ancora qualche sacrificio per tutelare i nostri cari e non vanificare gli sforzi fatti fin qui”.
Ma sulla ulteriore definizione dei loro compiti stanno ancora lavorando in queste ore, con la mediazione del Premier Giuseppe Conte, i Ministeri degli Interni, del Lavoro e degli Affari Regionali.

F.S.