Caro volare

Caro volare

di Rosa Rubino

Avete dato uno sguardo alle tariffe dei voli per i collegamenti fra la Sicilia e gli aeroporti di Roma o Milano nel periodo di Pasqua? Ogni anno si ripete la stessa storia: tariffe proibitive, prezzi di biglietti aerei che schizzano nel periodo natalizio e che lieviteranno ancora nei mesi estivi. Nel Natale 2022 il prezzo dei voli da Roma in Sicilia ha sfiorato i 600 euro! E tutto questo è francamente un problema serio per noi siciliani, per la Sicilia che rischia di essere fortemente e ingiustamente penalizzata. Se non si interviene tempestivamente si blocca un settore: quello del turismo insieme a un indotto che può soltanto impoverire i siciliani e quanti hanno investito, in questi anni, con grandi sacrifici, (ristoranti, pizzerie, pub, b&b, case vacanze, hotel solo per citarne alcuni) nonostante la grande crisi economica causata dal Covid, dalla guerra in Ucraina a due passi dall’Italia.

Basta dare uno sguardo ai voli delle due compagnie aeree che operano nei due aeroporti di Marsala-Trapani e Palermo per rendersene conto. Se, poi, il volo non è stato prenotato per tempo, in anticipo di alcuni mesi, settimane e se si dovesse viaggiare in aereo all’ultimo momento, allora si rischia di pagare cifre impossibili o ci si deve adeguare a orari, giornate che spesso non sono compatibili con i propri impegni, le proprie esigenze. Come dire o ti mangi questa minestra o…

C’è un altro aspetto importante da valutare: sappiamo però anche bene che non tutti partono per divertirsi, per fare i turisti, per trascorrere le festività con i propri cari, ma per curarsi, per motivi di lavoro, per studiare, per necessità.

Come si può allora parlare di strategia di sviluppo, di turismo se, poi, per raggiungere la Sicilia o partire dalla Sicilia si è così penalizzati? E dire che questa meravigliosa Terra ha enormi potenzialità: vanta uno straordinario patrimonio storico archeologico, culturale, bellezze naturalistiche e paesaggistiche uniche al mondo e grandi eccellenze enogastronomiche. La Sicilia non ha nulla da invidiare, semmai è invidiata. E’ stata assaltata dai turisti in questi ultimi 5 anni!

Ma come può competere con questi prezzi assurdi?

Eppure si è tanto parlato di insularità. Lo scorso luglio 2022 è arrivato l’ok dall’Aula della Camera per l’approvazione del disegno di legge costituzionale che riconosce alla Sicilia gli svantaggi della condizione di insularità. La Costituzione ha avuto un occhio di riguardo in più per le isole. Con 412 sì, un astenuto e nessun contrario l’Aula della Camera ha, infatti, dato il via libera alla proposta di legge costituzionale d’iniziativa popolare per il riconoscimento della peculiarità delle isole e il superamento degli svantaggi derivanti dall’insularità. Il sì del Parlamento permetterà alla Sicilia e alla Sardegna, altra isola interessata dalla legge, di beneficiare di nuove risorse economiche che verranno erogate direttamente dallo Stato alla Regione. Nella sostanza la Sicilia avrà la possibilità di ammortizzare squilibri di natura economica e sociale, annullando le differenze con altre regioni.

Subito dopo l’approvazione della Camera l’ex governatore siciliano Nello Musumeci, da pochi mesi Ministro della Protezione Civile e delle Politiche del mare, ha detto: “superare gli svantaggi derivanti dall’insularità diventano, da oggi, un impegno preciso per lo Stato, consacrato nella Costituzione. E’ una vittoria per tutti gli isolani d’Italia. Continueremo a lavorare, in sinergia con Bruxelles e Roma affinché vivere su un’isola non sia più una maledizione o un problema, ma una straordinaria opportunità in termini di dotazione infrastrutturale, servizi essenziali e qualità di vita. Voglio ringraziare il vice presidente Gaetano Armao per avere sempre creduto a questo obiettivo e per averlo perseguito, per conto del governo regionale, con passione e fiducia”.

Oggi, in considerazione del fatto che i prezzi dei biglietti continuano ad aumentare piuttosto che a diminuire, ci rivolgiamo al Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani perché possa intervenire, fare sentire la sua voce che poi è quella di tutti noi siciliani e fare valere la Sicilia per quel che merita.

Rosa Rubino