Coronavirus, domenica nera per il giornalismo italiano. Morto il 21° giornalista: Ettore Franca

Coronavirus, domenica nera per il giornalismo italiano. Morto il 21° giornalista: Ettore Franca

 

Con profonda tristezza condividiamo l’articolo pubblicato sul sito web Giornalisti Italia diretto dal collega Carlo Parisi. Esprimiamo tutta la nostra vicinanza ai familiari dei nostri colleghi.

Domenica nera per il giornalismo italiano, flagellato dal coronavirus: altre tre le vittime, che portano a 21 la tragica lista dei giornalisti italiani morti per contagio da Sars-Cov-2 pubblicata da Giornalisti Italia.
All’ospedale di Pesaro, dove era ricoverato da alcuni giorni, è morto Ettore Franca, 78 anni, che va ad aggiungersi a due giornalisti napoletani: Francesco Ruotolo (di cui abbiamo riferito nelle scorse ore) e Carlo Franco, 82 anni, della cui scomparsa abbiamo dato notizia il 20 ottobre scorso, ma solo oggi apprendiamo che è deceduto in seguito al contagio da Sars-Cov-2. Virus che, nella giornata odierna, ha strappato alla vita anche la moglie Maria Teresa Campili, 74 anni.
L’elenco delle 21 vittime stilato da Giornalisti Italia è, infatti, relativo alle vittime accertate, perché – ribadiamo – in molti casi segnalati alla nostra redazione – colleghi morti di infarto o polmonite dopo una febbre alta, nella prima fase della pandemia –, non essendo stata eseguita alcuna autopsia, non è stato possibile attribuire il decesso al coronavirus.
Nato il 7 giugno 1942, Ettore Franca, laureato in scienze agrarie all’Università di Bologna, era giornalista pubblicista iscritto all’Ordine delle Marche dal 8 maggio 2001 ed agronomo. Insegnava Tecnologia degli alimenti nel corso di Scienza dell’Alimentazione all’Università degli Studi “Carlo Bo” di Urbino.
Accademico dell’Accademia Agraria in Pesaro, dell’Accademia nazionale dell’Olivo, dell’Accademia Georgica di Treia, il professor Franca è stato fondatore e presidente della scuola di analisi sensoriale Olea (Organizzazione Laboratorio Esperti e Assaggiatori), fondatore e consigliere della Confraternita del brodetto.
Collaborava con Il Sole 24 Ore e, dal 2014, con il Wsi (Wall Street International Magazine), con emittenti radiotelevisive e riviste specializzate. Ha, inoltre, partecipato a numerose trasmissioni in tv in qualità di esperto e curato rubriche di Gambero Rosso Channel di Rai-Sat e San Marino Rtv.
Numerosi i volumi che Ettore Franca lascia in eredità agli esperti e agli appassionati del buon gusto, tra cui ricordiamo: “Contributo a conoscere il Bianchello del Metauro” (1972), “Fare l’oliva dagli antichi al duemila” (1996), “Dalle cucine del Duca” (Urbino, 1998), “La flora dei giardini storici marchigiani” (in “I giardini delle ville storiche nelle Marche”, Federico Motta, 1998), “Fare l’oliva. Dagli antichi al duemila” (Editrice Fortuna, 1999), “Dal Pretutianum al Docg” (in “La vite e il vino nelle Marche”, Bolis, 2005), “Maiale, carnevale e non solo” (Carnascialia, Fano, 2006), “Cioccolata, cioccolato e non solo (Carnascialia, Fano, 2006); “Storia dell’alimentazione, della cultura gastronomica e dell’arte conviviale nelle Marche” (Il lavoro editoriale, Ancona, 2009), “Olea. Gli olivi e l’olio” (Olea, 2010), “Storia dell’alimentazione, della cultura gastronomica e dell’arte conviviale nelle Marche” (Il Lavoro Editoriale, 2010, con Alfredo Taracchini Antonaros) e “Il dolce. Il piacere del gusto nella storia” (Aboca Edizioni, Sansepolcro, 2013, con Alfredo Taracchini Antonaros).
«Con Ettore Franca ci lascia uno dei più illustri studiosi di agraria e di prodotti legati al nostro territorio», sono le parole di cordoglio del sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, che aggiunge: «Pesaro perde un figlio illustre che, come segno distintivo del suo lavoro, aveva l’amore per questa città. Il mio cordoglio per la perdita di Ettore e la mia vicinanza a tutta la sua famiglia». (giornalistitalia.it