Diocesi in festa per Pino Mendolia e Davide Caravà. Oggi e domani lettorato a due aspiranti diaconi permanenti

Diocesi in festa per Pino Mendolia e Davide Caravà. Oggi e domani lettorato a due aspiranti diaconi permanenti



Oggi e domani Diocesi in festa per il conferimento del Ministero di Lettore agli aspiranti diaconi permanenti Pino Salvatore Mendolia e Davide Caravà. Oggi (sabato) alle ore 18, nella parrocchia Maria Ss. Madre della Chiesa di Marsala, il Vescovo monsignor Domenico Mogavero conferirà il Ministero di Lettore all’infermiere marsalese Pino Mendolia. «Fonte d’ispirazione per il mio percorso, sono stati i padri Cappuccini di Salemi. Sin da piccolo, sentendo i rintocchi della campana della parrocchia, lasciavo tutto e tutti, per andare a celebrare messa con padre Felice, consapevole delle critiche dei miei compagni di gioco» spiega Pino Mendolia. L’idea della missione e l’amore verso gli ultimi l’infermiere l’ha acquisita da un cugino della mamma, padre Salvatore Nobile, gesuita, missionario in India. «Egli ha lasciato la sua terra natìa per mettersi al servizio dei poveri. Un ricordo indelebile dentro di me riguarda proprio lui e i suoi racconti della missione; il suo amore per quel popolo che lui considerava la sua famiglia, che lo ha accolto, e che ancora ne custodisce le spoglie». Domani (domenica), alle ore 11, presso la chiesa madre di Salemi, verrà conferito il Ministero di Lettore al salemitano Davide Caravà. «È grazie ai miei genitori che mi è stata trasmessa la devozione mariana e l’esempio di vita cristiana. Fede che con gli anni, i vari servizi in parrocchia, la formazione catechetica e soprattutto con gli studi teologici, pian piano, ho approfondito», è la testimonianza di Caravà al giornale diocesano “Condividere”. Da ragazzino Davide Caravà serviva messa nella parrocchia Maria Ss. di Trapani di Salemi, poi è stato animatore del servizio liturgico parrocchiale come cerimoniere, responsabile dei ministranti e catechista. «Durante un pellegrinaggio a Lourdes ho conosciuto quella che è poi diventata mia moglie, Caterina. Oggi che siamo una coppia unita nella fede, abbiamo iniziato un cammino di approfondimento attraverso l’ascolto, la Parola e l’accoglienza di Gesù Eucarestia», sono ancora le parole di Davide Caravà. Da oltre un anno il Vescovo ha chiesto a Caravà di prestare servizio presso la parrocchia Maria Ss. di Tagliavia di Vita, dove il giovane svolge servizio all’altare, come catechista e anche presso il Centro d’ascolto della Caritas. «Servire la Chiesa è servire Cristo, nei poveri, negli ultimi», spiega Caravà.
Al link https://www.diocesimazara.eu/wp-content/uploads/NEW_NOVEMBRE_2020.pdf si potrà leggere l’intero numero di Novembre del giornale diocesano.

Max Firreri