DROGA E ARMI ALLO ZEN 2, I CARABINIERI ARRESTANO UN 22ENNE

DROGA E ARMI ALLO ZEN 2, I CARABINIERI ARRESTANO UN 22ENNE

 

I Carabinieri della Stazione di San Filippo Neri, nel corso di un servizio di controllo del territorio nel quartiere “Zen 2”, hanno arrestato un 22enne del luogo, con l’accusa di detenzione illegale di munizioni e armi comuni da sparo, ricettazione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.

I militari hanno notato il giovane allontanarsi dalla propria abitazione con fare sospetto ed hanno deciso di sottoporlo a controllo, trovandolo in possesso di un sacchetto di plastica contente un fucile a canne mozze calibro 12 e di una doppietta calibro 16 con matricola abrasa.

La perquisizione eseguita nella sua abitazione, ha permesso inoltre di rinvenire una katana, più di 40 dosi di hashish e quasi 350 euro in contanti.

Nel corso dell’attività di polizia, il fratello 19enne dell’indagato è stato trovato in possesso di diverso materiale (vasi, aeratori, fertilizzante e lampade termiche) destinato all’allestimento di una serra indoor.

L’operazione ha portato anche alla denuncia in stato di libertà di una 36enne che deteneva illegalmente a casa una pistola cal. 6.35 e diverso munizionamento dello stesso calibro.

I militari della Stazione di San Filippo Neri hanno esteso le attività di ricerca ad alcuni garage, i cui proprietari sono in corso di identificazione, rinvenendo un fucile a canne mozze calibro 12, una pistola a salve, diverse cartucce, un bilancino di precisione e più di 200 grammi tra marijuana e hashish, già suddivisi in dosi.

Le armi ed il munizionamento, repertati dai Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche del Nucleo Investigativo di Palermo, verranno inviate al RIS dei Carabinieri di Messina per le analisi balistico-dattiloscopiche e per verificare se siano state utilizzate per la commissione di delitti.

La droga sequestrata verrà, invece, esaminata dal Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale Carabinieri di Palermo.

L’arresto del 22enne è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo che ha disposto nei suoi confronti gli arresti domiciliari.

È doveroso rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di non colpevolezza.