Ex Provincia Regionale di Trapani: Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl chiedono un incontro al Commissario dell’ente per la stabilizzazione dei precari

Ex Provincia Regionale di Trapani: Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl chiedono un incontro al Commissario dell’ente per la stabilizzazione dei precari

Avviare i percorsi di stabilizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori del Libero consorzio comunale di Trapani. È quanto chiedono, ancora una volta, i segretari della Fp Cgil Enzo Milazzo, della Cisl Fp Genco e della Uil Fpl Trapani Giorgio Macaddino, che con una nota inviata al Commissario straordinario del Libero consorzio hanno chiesto una convocazione urgente per avviare la procedura di stabilizzazione del personale.”Le lavoratrici e i lavoratori – dicono Milazzo, Genco e Macaddino – sono oramai stanchi di attendere e meritano, al pari dei colleghi dipendenti di altri comuni e di altri liberi consorzi di ottenere l’agognata stabilizzazione, per recuperare serenità e certezze sul loro futuro lavorativo”.Intanto, in prefettura è stato attivato un tavolo per dirimere la questione sollevata dalla Fp Cgil, dalla Cisl Fp e dalla Uil Fpl, che ha visto in questi mesi l’intermediazione del Prefetto per superare la crisi determinata dal ritardo nelle stabilizzazioni dei lavoratori dell’ex Provincia di Trapani.”Lo scorso 17 giugno – dicono Milazzo Genco e Macaddino – l’Assessore regionale alla Funzione Pubblica e alle Autonomie locali Marco Zambuto, con una missiva indirizzata al commissario Cerami, ha” chiesto di dare corso al procedimento di stabilizzazione con le modalità già analogamente adottate dagli altri enti di area vasta siciliana. Finalmente – auspicano i tre segretari – si potrà chiudere l’annosa vertenza e dare certezze e risposte ai lavoratori del Libero consorzio di Trapani così da essere considerati a tutti gli effetti dipendenti strutturati ed a tempo indeterminato”. Per la Fp Cgil, la Cisl Fp e la Uil Fp “il precariato è una piaga sociale che deve essere superata senza ulteriori indugi, per dare dignità ai lavoratori che da troppi anni operano nel pubblico impiego con contratti a tempo e spesso con poche ore di lavoro”.

Maria Emanuela Ingoglia