Gli immigrati di Vita hanno animato il carnevale degli anziani dell’Istituto Figlie della Misericordia e della Croce

Gli immigrati di Vita hanno animato il carnevale degli anziani dell’Istituto Figlie della Misericordia e della Croce

Carnevale all’insegna della solidarietà e dell’integrazione all’Istituto delle Figlie della Misericordia e della Croce di Vita dove gli immigrati del locale Centro di Accoglienza per famiglie del SAI Marsala si sono improvvisati “animatori” per donare momenti gioia ed allegria ai 24 anziani che vivono nel residence. All’iniziativa, Pro Loco vitese, di cui è presidente Maria Scavuzzo, hanno aderito: la Cooperativa Sociale Badia Grande che gestisce la locale struttura per famiglie immigrate del SAI Marsala, di cui è responsabile Maria Cipponeri, l’assessore ai servizi sociali Anna Pisano; nonchè: gli operatori ed i beneficiari del Centro di Accoglienza, gli studenti del plesso Capuana dell’Istituto Comprensivo Vivona, i ragazzi della parrocchia e le catechiste della Chiesa della Madonna di Tagliavia.

Il carnevale in maschera degli anziani vitesi si è tenuto nel salone feste dell’Istituto delle Figlie della Misericordia e della Croce dove suor Artura, reverenda madre superiora della comunità religiosa, ha accolto con entusiasmo l’iniziativa aprendo le porte del residence alla cittadinanza. Lo staff della Pro Loco vitese, le catechiste e l’assessore  comunale nelle vesti di “laureati in divertimento” hanno coordinato le attività di animazione, gli operatori della Cooperativa Badia Grande che gestiscono il locale Centro di Accoglienza per famiglie del SAI Marsala, hanno distribuito mascherine, coriandoli, stelle filanti e palloncini, mentre gli studenti si occupavano della logistica e della musica. Ai 24 ospiti del residence per anziani di Vita non è rimasto altro da fare che scendere in “pista” e ballare. Nella sala delle feste dell’Istituto delle Figlie della Misericordia e della Croce si è tenuto, sicuramente, uno fra i più significativi carnevali della provincia di Trapani improntato sul binomio solidarietà ed integrazione, che ha visto insieme tre generazioni vitesi (bambini, adulti ed anziani) e le famiglie immigrate che vivono da tempo nel Centro di Accoglienza della cittadina belicina.