Il Parlamento Europeo chiede un piano UE per la sicurezza alimentare e più risorse per gli agricoltori

Il Parlamento Europeo chiede un piano UE per la sicurezza alimentare e più risorse per gli agricoltori

• UE deve diventare autosufficiente dal punto di vista alimentare
• Investimenti nella digitalizzazione e nella modernizzazione dell’agricoltura
• Proteggere imprenditorialità e attività agricola durante l’attuazione del Green Deal
• Campagne contro lo spreco alimentare e cooperazione fra supermercati e banche alimentari

L’UE deve rafforzare la propria sicurezza alimentare e la resilienza del settore agricolo, alla luce della pandemia COVID-19, della guerra russa contro l’Ucraina e dei cambiamenti climatici.
In una risoluzione non legislativa, approvata mercoledì con 447 voti favorevoli, 142 contrari e 31 astensioni, il Parlamento afferma che l’UE deve diventare meno dipendente dai Paesi terzi e diversificare l’approvvigionamento delle importazioni di prodotti critici come fertilizzanti, mangimi e materie prime. I deputati chiedono un piano di sicurezza alimentare a livello UE basato sulla previsione di scorte alimentari, su una strategia per le proteine e i mangimi, e sul sostegno finanziario ai produttori europei.
I deputati propongono una campagna di informazione UE per contrastare lo spreco alimentare, programmi nazionali per la prevenzione alimentare, la collaborazione dei supermercati con le banche alimentari e investimenti in infrastrutture per rendere il trasporto e lo stoccaggio dei prodotti agricoli più sostenibili. Un capitolo specifico sui prodotti alimentari e agricoli dovrebbe far parte di tutti i prossimi accordi commerciali per combattere la concorrenza sleale dei produttori dei Paesi terzi soggetti a una legislazione meno severa.

Impatto del Green Deal europeo sull’agricoltura
Riconoscendo il Green Deal europeo come una possibile “pietra miliare nella transizione dell’UE verso un’economia e un’agricoltura più verdi, più sostenibili e più resilienti “, i deputati sostengono che “alcune delle misure proposte potrebbero avere effetti indesiderati, che non sono ancora stati adeguatamente valutati”. La Commissione dovrebbe quindi garantire, durante l’attuazione del Green Deal, che “il mantenimento dell’imprenditorialità e dell’attività agricola in tutta l’Unione sotto il profilo strategico, in termini di sicurezza alimentare”.
Per sostenere il settore agricolo, sono necessari dei finanziamenti per promuovere l’accesso degli agricoltori alle tecnologie digitali e alla gestione di precisione delle colture al fine di aumentare le rese e ridurre l’uso di pesticidi e il consumo di acqua. Infine, dovrebbe essere creato un nuovo programma dell’UE per modernizzare gli impianti di irrigazione e promuovere nuove infrastrutture di gestione dell’acqua.

Citazione
La relatrice Marlene Mortler (PPE, DE) ha dichiarato: “L’autosufficienza alimentare non può essere data per scontata. L’Europa deve diventare più indipendente. Possiamo garantire la nostra sicurezza alimentare solo se gli agricoltori europei hanno una posizione forte nella catena alimentare e possono investire nel futuro. Vogliono innovazione e hanno bisogno di motivazione! I nostri agricoltori meritano condizioni politiche e pratiche affidabili. Proponiamo quindi di rafforzare il ruolo dei produttori primari nella catena alimentare, di sostenere i giovani e le donne agricoltori e di incentivare gli investimenti e l’innovazione. Questo è l’unico modo per creare una prospettiva positiva per gli agricoltori europei, le loro future generazioni e la nostra sicurezza alimentare”.

Contesto
Con questa risoluzione, il Parlamento risponde alle aspettative dei cittadini sul futuro dell’agricoltura, della produzione alimentare, della biodiversità, degli ecosistemi e dell’inquinamento, come espresso nelle proposte 1(1), 1(3), 1(6), 1(7); sul consumo, l’imballaggio e la produzione sostenibili, come espresso nella proposta 5(2) e sul rafforzamento della competitività dell’UE e l’ulteriore approfondimento del mercato unico, come espresso nella proposta 12(12) delle conclusioni della Conferenza sul futuro dell’Europa.