Il saluto del dirigente scolastico dell’ITI e del Nautico Erasmo Miceli

Il saluto del dirigente scolastico dell’ITI e del Nautico Erasmo Miceli

Un uomo al servizio delle Istituzioni e della Formazione

Tempus fugit, “Il tempo vola”. È un’espressione tratta dalle Georgiche (III, 284) di Virgilio, ma anche dal celebre romanzo Alice nel Paese delle Meraviglie  del 1865, scritto dallo pseudonimo Lewis Carroll.

È anche l’inizio della lettera di Erasmo Miceli, Dirigente scolastico dell’Istituto Superiore “Leonardo da Vinci – Marino Torre” di Trapani, inviata al Presidente del Consiglio d’Istituto, all’Area Amministrativa, ai Docenti e al personale ATA, con la quale il 31 agosto p.v. si congeda dalla scuola dopo trent’anni d’insegnamento a Castelvetrano e quattordici di dirigenza a Trapani.

Nella lettera ricorda il tempo «quantitativo, uguale e lineare» e quello «qualitativo, dell’opportunità» nel quale «ho cercato – scrive – di dare il meglio di me stesso nello svolgimento dei miei compiti istituzionali». Non sono per nulla parole di circostanza ma esprimono, nonostante le difficoltà che i due affermati Istituti comportano, tutto l’impegno di una persona per il delicato lavoro che ha dovuto portare avanti: tutto si è svolto con umiltà (nonostante sia plurititolato), in modo sincronico, grazie «all’intelligenza e all’affetto dei docenti e del personale ATA che mi hanno validamente affiancato e indicato la strada giusta per navigare in acque calme, mosse o, talvolta, agitate, ma compiendo insieme un tratto importante del viaggio della vita e giungendo a sicuri approdi».

Miceli ha preso a cuore il suo ruolo, svolgendolo con professionalità e competenza, fin dal primo giorno dell’arrivo a Trapani. Benché viaggiasse ogni mattina da Castelvetrano e pur avendo la possibilità di essere trasferito in Istituti più vicini o nella sua città natale, non pensò mai a un eventuale trasferimento ma abbracciò il sacrificio che la lontananza richiedeva.

È stato un dirigente attento al territorio, molto apprezzato, e ha collaborato con le altre istituzioni, civili, religiose e militari. Si è preso cura del personale scolastico, soprattutto degli alunni e delle loro famiglie, cercando «di porre solidi basi per dare il meglio dei processi formativi, educativi, culturali agli studenti, tali da divenire per loro fondamenti strategici per vivere pienamente la quotidianità professionale e familiare della loro futura vita da adulti in questa nostra meravigliosa terra di Sicilia e, speriamo, non altrove». Non è stato attaccato al potere, ma l’ha usato per un servizio e per offrire disponibilità a chi avesse bisogno.

Ha promosso, tra le tante cose, i Corsi di formazione per i marittimi, ha attivato l’indirizzo Aeronautico e fondato il Museo del mare al Nautico; ha implementato e ammodernato i laboratori tecnologici all’ITI “Leonardo da Vinci”; ha cooperato con il libero consorzio Comunale (ex Provincia), con i Comuni di Trapani e di Erice, con il 6° Regimento bersaglieri di Trapani e, per gli studenti dell’indirizzo aeronautico, con il 37° Stormo dell’aeronautica militare di Birgi.

Gli Istituti hanno cambiato volto per un’adeguata accoglienza e permanenza serena: gli spazi sono stati ben utilizzati e le abilità di ognuno valorizzate. Tutte le occasioni sono state sfruttate per raccogliere le diverse input che spronavano verso una scuola aperta e al passo con i tempi.

Si può, in definitiva, dire che Miceli è stata una persona che, da buon pedagogo, ha saputo sapientemente conciliare umanità e dedizione, facendone una sintesi non oppressiva ma leggera, poiché «gli altri sono per noi un fatto viscerale e non programmato» (J. Arias). Ha saputo dimostrare armoniosamente che la vita è un dono e bisogna saperla offrire con gratuità, ogni giorno: il tempo che scorre non ritornerà mai più. E allora? Carpe diem! Cogli e approfitta del tempo presente!

Trapani, 13 giugno 2021

Salvatore Agueci