Il sindaco di Petrosino Giacalone al congresso regionale del Pd “Di Paolo Borsellino dobbiamo riordare innanzitutto la vita, non la morte”

Il sindaco di Petrosino Giacalone al congresso regionale del Pd “Di Paolo Borsellino dobbiamo riordare innanzitutto la vita, non la morte”

Due giorni di incontri, confronti e dibattiti per fare il punto sul presente, ma soprattutto per guardare alle sfide che riserva il futuro. Si sta svolgendo ad Aidone, in provincia di Enna, il Congresso regionale del Partito Democratico, iniziato sabato 18 luglio con l’assemblea di tutti i segretari di circolo eletti negli oltre 300 congressi provinciali. Anthony Barbagallo è il nuovo Segretario Pd della Sicilia. Molti i tavoli tematici che si sono svolti sui più importanti appuntamenti dell’agenda politica regionale. Fra questi, uno sul problema delle infrastrutture, cui ha partecipato anche il Sindaco di Petrosino Gaspare Giacalone.
“Il nostro sistema delle infrastrutture è ancora estremamente arretrato e noi Siciliani dobbiamo recuperare il tempo e le
occasioni perse. – ha sottolineato il Sindaco di Petrosino – Ma se ci limitassimo a concentrare tutte le nostre energie solo
su questo commetteremmo un errore imperdonabile per la Sicilia: dobbiamo contestualmente puntare dritto
sull’innovazione tecnologica. E non si tratta necessariamente di costruire nuove opere pubbliche. Piuttosto – ha aggiunto
– dobbiamo valorizzare quelle che già abbiamo e che utilizziamo male o senza criterio. A cominciare dall’Aeroporto di
Trapani per proseguire con le scuole, le strade cittadine, i luoghi di arte, di storia e di cultura. Vengo da una provincia,
quella di Trapani, che in questi giorni è ancora una volta dilaniata dagli scandali giudiziari che vedono coinvolti politici,
donne e uomini delle istituzioni. Con 4 colleghi sindaci sotto inchiesta per corruzione o, peggio, per legami con la mafia.
La prima cosa da fare è ricostruire quella che deve essere l’opera pubblica più imponente per la Sicilia: una nuova lotta
alla mafia. E che sia finalmente una lotta scevra da ipocrisie, liturgie e speculazioni. Di Paolo Borsellino dobbiamo
ricordarne innanzitutto la vita, non la morte”.

F.S.