In nome di chi non c’è più. Si riunisce la 3a A del Liceo Classico a.s. 1969/70

In nome di chi non c’è più. Si riunisce la 3a A del Liceo Classico a.s. 1969/70

Si riuniscono ormai ogni anno, dopo il 50° anniversario del conseguimento del diploma di maturità classica festeggiato nel 2020, gli ex alunni dell’allora 3^ A, ora tutti poco più che settantenni, di cui alcuni vivono fuori dalla Sicilia conservando però il legame con le loro radici e tornando di quando in quando nella nostra città.

Quest’anno hanno voluto incontrarsi per commemorare gli ex compagni che non ci sono più, scomparsi qualcuno parecchi anni fa qualcuno più da recente (Giovanni Giacomo Buonocore, Marcello Giuseppe Donato Gagliano, Pietro Genna, Ignazio Eugenio Pizzo), nonché i loro professori e il loro preside, tutti ormai defunti tranne uno.

La scelta è stata quella di partecipare insieme ad una Santa Messa celebrata in suffragio degli ex compagni e degli ex professori defunti, con la presenza anche di alcuni familiari degli scomparsi: Messa che è stata celebrata nella chiesa di San Giovanni al Boeo da padre Fiorino lo scorso 8 Settembre.

È stato un incontro segnato non solo dalla emozione di ritrovarsi, ma anche dalla commozione del ricordo di chi non c’è più e dalla gratitudine per un’amicizia che, nata sui banchi di scuola, sopravvive ai decenni e si consolida ancora nell’età senile (ma loro la definiscono l’età della terza giovinezza), caratterizzata dal disinteresse e da sentimenti di fratellanza.

“Terza giovinezza”, ossia una fase della vita segnata non solo dai ricordi, ma dalla voglia di vivere, di fare, di impegnarsi. E su quest’aspetto si è soffermato padre Fiorino nell’omelia. “Proprio perché state ricordando e pregando per i vostri ex compagni che il Signore ha già chiamato a Sé – ha detto il celebrante –, è vostra missione fare tutto il bene che ancora potete, per i vostri cari e per la società, mettendo a frutto le vostre competenze e la vostra esperienza, impegnandovi anche per quei vostri ex compagni che non lo possono più fare e in nome dei quali vi siete oggi riuniti in questa storica chiesa della nostra città. Ad maiora semper, vi avrebbe detto il vostro professore di Latino”.