La follia e la stupidità delle movide e delle spiagge in tempi di Coronavirus

La follia e la stupidità delle movide e delle spiagge in tempi di Coronavirus

La rubrica di Pino Alcamo “La Cultura della Legalità”

Difficile a Palermo la gestione della movida e delle spiagge: è stato
sequestrato un pub perché gli avventori erano tutti senza mascherina.-
A Mondello la spiaggia era sotto controllo ma colma di bagnanti, molti dei
quali privi di mascherina e non rispettosi della distanza consigliata.-
A Trapani il centro storico era pieno in maniera inverosimile, con arterie
intasate dalle automobili.-
A Ragusa il Sindaco ha minacciato di richiudere tutto per la mancata
osservanza delle regole, dettate per la riapertura degli spazi e dei negozi.-
A Torino numerosi gli assembramenti e le violazioni delle regole.-
Da oggi, 25 Maggio, comincia la riapertura di palestre e piscine.-
Si creerà un’altra quantità pericolosissima di plastica, perché utenti
maleducati o sprovveduti lasceranno per terra, sulle strade, sulle spiagge
guanti e mascherine.-
Strumenti, che restano, tuttavia, indispensabili per arginare il fenomeno
virale.-
I sindaci recluteranno 60 mila “assistenti civici”, tra volontari titolari di
reddito di cittadinanza o di ammortizzatori sociali, che, in strada,
controlleranno il rispetto delle regole dettate per la “fase due della
riapertura”.-
La previsione già crea polemiche, perché taluno pensa che “così si creerà
un nuovo precariato”.- Peraltro, impreparato a svolgere un compito
nuovo.-
Intanto “le movide, le spiagge, le messe, lo sport” restano una follia e
una stupidata incomprensibile.-


E’ giusto, occorreva riprendere le attività commerciali al fine di impedire
la cessazione di tante attività produttive.-
Ma ogni attività dovrà essere esercitata con l’adozione e il rispetto delle
cautele suggerite dai virologi, dai medici, dagli esperti.-
A Milano, invece, il sindaco Sala ha osservato che “troppa gente invade
le strade, occupa le piazze, crea assembramenti nella zona dei navigli”
per cui diventa difficile gestire il fenomeno della c.d. “riapertura della
fase due”.-.-
A Napoli, lungomare nel caos fino a notte fonda; tafferugli e risse;
mancato uso delle mascherine e mancato rispetto delle distanze.-
Si pensa ai “test sierologici su 150 mila persone” come screening
nazionale con adesione volontaria, con analisi gratuite e con pratica del
tampone per chi verrà trovato positivo al virus.-
Riaprono palestre, piscine e centri sportivi con attività fisiche senza
mascherina.- Con scarse garanzie del rispetto della salute individuale.-.-
Molte persone, intervistate, hanno dichiarato di sentirsi finalmente
libere dalla reclusione, dalle restrizioni, dalla privazione della libertà.-
Appare incredibile che tanta gente non abbia ancora compreso che ogni
limitazione aveva ed ha lo scopo di tutelare il bene della salute, che
tutti, individui, associazioni, enti, abbiamo il dovere di tutelare.-
Senza volerlo, torna alla mente la regola borbonica usata per governare
un popolo inconsapevole e godereccio (“feste, farina e forca”).-
I giovani, in particolare, presumono di essere immuni, inattaccabili.-
Scherzano col fuoco e rischiano di estendere il contagio ai non giovani,
che magari le precarie condizioni di salute rendono fragili.-

La massa ha sempre bisogno di “divertimento, di serate al ristorante, di
spiagge libere, di rassicurazioni religiose, di sport (calcio, soprattutto)”.-
Sicchè, sono state aperte, su richiesta delle autorità ecclesiastiche, anche
le Chiese, e , su suggerimento degli esercenti, ristoranti e bar, piscine e
campi sportivi.-
Alcuni già affermano di aver visto un ritorno delle divinità tra gli umani,
altri razionalmente escludono la circostanza.-


Anche gli islamici hanno festeggiato per la riconquistata libertà:gli uomini
all’aria aperta, le donne nel recinto.-
Di rispettare le regole, tuttavia, non se ne parla, perché si è stati troppo
tempo tutti “in cattività”.-
Intanto si temono “focolai di infezione” per i giovani e per il Sud.-
Secondo il “Comitato Scientifico” saranno decisive le prossime due
settimane e gli esperti sono pronti a chiedere chiusure differenziate.-
Crescono i dubbi per la “riapertura delle scuole a Settembre”.-
Soddisfatte restano le famiglie, incerti i presidi delle scuole sull’uso delle
mascherine e sui nodi delle distanze e degli orari.-
Per differenziare la prevista ora di entrata a scuola andrebbero triplicati
i bus scolastici.-
La “Riapertura” pare avvenuta anche per i migranti, che, approfittando
della buona stagione e della distrazione della Marineria italiana, hanno
invaso numerosi le coste italiane, senza alcun controllo.-

Sono pessimista, ma ritengo, come del resto affermato da molti uomini
di scienza, che del corona virus ci libereremo solamente con un valido
vaccino.-
Del resto, questo è successo con la “noiosa e pericolosa influenza”, che ci
colpisce ogni inverno e che ci costringe a vaccinarsi.-
Si è pensato di anticipare l’uso di tale vaccino al mese di settembre di
ciascun anno, obbligatorio per gli ultrasessantacinquenni, da estendere
ai bambini di oltre sei anni di età.-
Questo, al fine principale e immediato di distinguere i sintomi di tale
influenza da quelli del corona virus, che si teme tornerà ancora
pericoloso nel prossimo autunno.-
Sino alla distribuzione universale di un valido vaccino antivirus
occorrerà molto buon senso, spirito di sopportazione, uso di
comportamenti prudenziali, accettazione di limitazioni salutari e
necessarie.-
Bando, quindi, alla follia e alle stupidate puerili.-