Così l’ex sindaco di Marsala Di Girolamo risponde al sindaco Grillo:” Non ha trovato soldi nel cassetto? Il Comune non è una banca. Per amministrare una città, non bisogna sprecare i soldi pubblici ma intercettare finanziamenti nell’interesse della comunità tutta e non di pochi”

Così l’ex sindaco di Marsala Di Girolamo risponde al sindaco Grillo:” Non ha trovato soldi nel cassetto? Il Comune non è una banca. Per amministrare una città, non bisogna sprecare i soldi pubblici ma intercettare finanziamenti nell’interesse della comunità tutta e non di pochi”

Noi sì che ci siamo trovati ad amministrare la città con circa 14 milioni di debiti fuori bilancio fatti da precedenti amministrazioni

Riceviamo e pubblichiamo dall’ex sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo

In questi giorni in cui il consiglio comunale sta discutendo del bilancio 2021, il sindaco racconta che non avrebbe trovato soldi, anzi che avrebbe trovato debiti fuori bilancio e per questo motivo ha difficoltà ad amministrare la città. È bene che lo stesso chiarisca se ci sono davvero, quanti sono questi debiti, per cosa sono stati fatti e in quale periodo.Noi sì che ci siamo trovati ad amministrare la città con circa 14 milioni di debiti fuori bilancio fatti da precedenti amministrazioni. Una cifra enorme, che abbiamo dovuto saldare e nonostante la quale abbiamo fatto tanto, anche se naturalmente ci ha impedito di asfaltare altre strade, risistemare altri marciapiedi, eliminare altre barriere architettoniche, sostituire altra parte della rete idrica fatiscente e di fare tanto altro. Inoltre siamo riusciti anche a diminuire i debiti fatti con mutui sempre da precedenti amministrazioni.Tutto questo è stato possibile amministrando in modo oculato ed evitando sprechi, riuscendo a non far fallire il Comune, evento che sarebbe stato un disastro anche per la collettività. Il sindaco, che dice di non aver trovato soldi nel cassetto, che ovviamente non poteva trovare perché il Comune non è una banca, non dice che ha trovato tantissimi progetti già approvati e finanziati con fondi europei e statali, per un valore intorno ai cento milioni di euro, che sono moltissimi per una città come Marsala: non era mai successo negli anni precedenti per un numero ed un importo così elevato. Purtroppo dopo otto mesi non si vede l’inizio di nessun nuovo lavoro e quelli iniziati nella primavera-estate del 2020, che dovrebbero essere già terminati e consegnati, procedono ancora molto a rilento. Chissà perché. Ricordo a chi sta amministrando, che i progetti non possono essere cambiati in itinere e hanno un cronoprogramma da rispettare, altrimenti i finanziamenti vengono persi, così come è già successo con i 500 mila euro per le scuole. L’amministrazione ha fatto un muto di 700.000 euro per qualificare via Scipione l’Africano, cioè ha fatto un debito, non certo per qualche emergenza idrogeologica tipo Capo Boeo o per migliorare la rete idrica o per mettere in sicurezza altri immobili. Di certo lo sviluppo della città non passa da questa strada che oltretutto è messa sicuramente meglio di tante altre. È più facile invece che si tratti di qualche altra promessa pre elettorale. Il sindaco che si lamenta che il comune è senza soldi, ma i comuni sono così da anni, trova anche circa 120.000 euro per pagare un consulente per i servizi sociali, il consiglio di amministrazione di Marsala Schola, un portavoce e un’agenzia di comunicazione. Con tutti questi soldi, sicuramente potevano fare i pacchi spesa per le famiglie povere che sono aumentate enormemente in questo periodo di pandemia. Noi nel 2020, spendendo molto meno, abbiamo consegnato oltre 10.000 pacchi alimentari senza esperti e senza comunicatori, senza rumore mediatico, anche con il nostro contributo e quello di tanti cittadini, supermercati, con il lavoro dei dipendenti comunali e con tanti volontari, che ringrazio ancora.Per amministrare una città, non bisogna sprecare i soldi pubblici, bisogna realizzare tutti i progetti autorizzati e finanziati senza perdere ulteriore tempo, intercettare finanziamenti per altri progetti, con una visione concreta della città del futuro, nella massima legalità e trasparenza e nell’interesse della comunità tutta e non di pochi.