“L’assassinio del giudice Chinnici segnò marcatamente la fase in cui la magistratura palermitana poneva in essere la più grande azione di contrasto alla mafia sino a quel momento attuata, che si esplicitò nella istruzione del maxiprocesso ai capi di Cosa nostra. Ma il sacrificio di Rocco Chinnici, ispiratore del Pool antimafia di Palermo, non è stato vano. Grazie ad una sua intuizione la cultura antimafiosa approdò per la prima volta nelle scuole e coinvolse direttamente le giovani generazioni facendo vivere alla Sicilia una stagione di riscatto grazie al germe lasciato proprio da Chinnici”. Lo afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana, nel trentasettesimo anniversario della strage di Via Pipitone Federico.
4 Novembre 2024