Madonna della Cava di Marsala: il sogno diventa realtà

Madonna della Cava di Marsala: il sogno diventa realtà

Iniziati i lavori di restauro degli affreschi

“Il restauro degli affreschi della cappella di Sant’Agostino, nella grotta della nostra patrona Madonna della Cava, rappresenta un’importante rinascita culturale e religiosa della città. Penso che il verbo “custodire” possa esprimere il senso della grande portata dell’operazione di recupero di questo ipogeo cristiano. Custodire… la bellezza della storia della nostra città. Custodire… l’eredità della fede tramandata dai nostri progenitori. Custodire… la cultura del bello e del sapere, per guidare le nuove generazioni verso percorsi di umanesimo, di luce e di speranza per il nostro futuro. Custodire … il grembo di Maria, come annuncio alla vita che nasce e che prende forma nella nostra città. Custodire… la maternità di Maria come tenerezza di un abbraccio verso i suoi figli lilibetani. Custodire… la nostra città dal pericolo delle ingiustizie, di qualsiasi forma di violenza e dalle lacerazioni sociali. Custodire… per sognare una città aperta all’accoglienza, all’amore e alla fraternità sociale. I restauri avviati da qualche settimana siano un cantiere di luce e di speranza per ciascuno di noi. Vi benedico e vi affido alla Vergine della Cava, nostra protettrice e patrona”: queste le parole di Padre Giuseppe Inglese, Rettore del Santuario della Madonna della Cava, dopo l’inizio dei lavori di restauro, con i ponteggi ormai montati per l’intervento di pulizia delle superfici affrescate.

“Era cominciato tutto con un momento di preghiera e di meditazione a gennaio del 2022. Avevo il desiderio e la necessità di rivolgermi alla Madonna della Cava, come accade a ciascuno di noi quando si entra all’interno del suo Santuario. Non avrei mai immaginato che quel giorno diventasse così importante per la storia della città” – così ricorda Rosa Rubino, Direttrice del Vomere.

“Dedico a Papa Francesco questo momento, a lui che nel 2015, attraverso Mons. Peter B. Wells, Assessore per gli Affari Generali della Segreteria di Stato Vaticana, scrisse al Vomere in risposta ad un mio appello in difesa della Laguna dello Stagnone di Marsala. L’avvio del restauro degli affreschi ipogei della Madonna della Cava rappresenta il primo, importantissimo passo di un “rinascimento” non solo artistico ma anche spirituale – ha aggiunto la Direttrice del Vomere – ed è stato per me e per tutta la comunità di Marsala il modo più bello per festeggiare la Pasqua”. E’ un racconto straordinario, capace di unire fede, scienza e cultura, quello che si dipana pagina dopo pagina, attraversando la cronaca e la vita degli ultimi anni. Nel 2023 la Prof.ssa Maria Luisa Saladino aiutata dalle Dottorande Chiara Tuccio e Federica Palumbo del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche, Chimiche e Farmaceutiche (STeBiCeF) dell’Università degli Studi di Palermo, aveva effettuato le necessarie analisi diagnostiche per valutare lo stato di conservazione e i materiali costitutivi delle pareti affrescate all’interno della Cappella di Sant’Agostino. Il Gruppo di Lavoro vede anche la presenza delle Restauratrici Dott.ssa Rosalia Teri e Dott.ssa Alessandra Pizzo, e di Tommaso Guastalla, Funzionario della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Trapani. “Un luogo sacro, – ha ricordato il Rettore del Santuario Padre Giuseppe Inglese – in cui ogni marsalese porta il suo sorriso e le sue lacrime per ricominciare, per credere, per lodare il Signore”. “Quando entrai nel Santuario – ha proseguito Rosa Rubino – incontrai Padre Giuseppe Inglese che mi mostrò lo stato di degrado di questi affreschi che rappresentano un patrimonio culturale inestimabile. Mi resi conto che dovevo assolutamente e immediatamente fare qualcosa. E così io e mio fratello Alfredo abbiamo pensato subito al Vomere, che sin dalla sua fondazione nel 1896 ha combattuto in prima linea per i suoi lettori e per la comunità di Marsala, accogliendo spesso anche la voce dei diversi sacerdoti e Rettori di questo meraviglioso luogo di preghiera e di speranza. Con l’aiuto di Padre Inglese abbiamo lanciato così un appello portato all’attenzione del CdA della Fondazione Sicilia di cui mi onoro di far parte. Nel corso di una seduta e nell’arco di pochissimi mesi – ha sottolineato la Direttrice del Vomere – la richiesta di un contributo per il restauro degli affreschi è stata accolta dalla Fondazione con un finanziamento di 10.000 euro che ha rappresentato il volano per il lancio dell’iniziativa. Passo dopo passo, a cominciare dall’Associazione Strada del Vino Marsala Terre d’Occidente presieduta dal Notaio Salvatore Lombardo, abbiamo creato una rete con l’Amministrazione Comunale, il Sindaco di Marsala Massimo Grillo, il Presidente del Consiglio Comunale di Marsala, Vincenzo Sturiano, la Sovrintendenza dei Beni Culturali, le Associazioni e gli Ordini Professionali, gli artisti della città che si sono esibiti nel bellissimo spettacolo di beneficenza “Insieme per la Madonnina della Cava”. La mobilitazione è stata generale e tutti i cittadini si sono prodigati per le successive campagne di raccolta fondi. Importante l’intervento del Deputato regionale Stefano Pellegrino, che si è attivato per il finanziamento del restauro. Oriana Fallaci – ha concluso la Direttrice del Vomere – ha ripetuto più volte che sono sempre stati gli scrittori a muovere il mondo e che il giornalismo ha il dovere di cambiarlo. Sono d’accordo con questa straordinaria protagonista della nostra storia contemporanea. Il Santuario della Madonna della Cava rappresenta un un patrimonio collettivo e un bene comune di inestimabile valore. Sono lieta di essere stata e di continuare ad essere, con il Vomere e con l’intera comunità di Marsala, uno strumento della sua rinascita”.

Il Santuario della Madonna della Cava è uno dei luoghi di più intensa devozione e spiritualità per la comunità di Marsala. La sua storia fa parte dell’identità più profonda della città: ‘Maria Santissima della Cava’, Patrona di Marsala, ha accompagnato, nei secoli, il cammino dei suoi fedeli e quello dell’intera collettività. L’iconografia di Maria Theotòkos ha rappresentato, nei millenni, per generazioni di cristiani, una presenza costante e consolatrice nelle vicende della vita e della storia. A Marsala, la tradizione popolare racconta che la Madonna apparve in sogno al frate agostiniano Leonardo Savina, chiedendogli di edificare una chiesa, a Lei intitolata, nel luogo in cui avrebbe trovato un suo simulacro. Occorsero quattro anni di scavi, prima che il 19 gennaio 1518 venisse alla luce, dal fondo di un pozzo (dove era stata nascosta probabilmente nell’VIII secolo in tempi di lotta iconoclasta), la piccola statua che rappresentava Maria con in braccio Gesù. Data divenuta quella della festa della ‘Patrona di Marsala’, da quando la ‘Madonna della Cava’ fu eletta protettrice della città, il 6 maggio 1788.

Federica Sbrana