Notte prima degli esami

Notte prima degli esami


Che cosa rimarrà di questi mesi nelle menti e nei cuori degli studenti?
Se lo chiedono in tanti, soprattutto nelle ore che precedono gli Esami di Maturità, quelli della famosa ‘Notte prima’ eternata dalle note di Antonello Venditti e dal film di Fausto Brizzi. Una pellicola uscita nel 2006, diventata quasi subito
anche un libro, un successo straordinario che portò Brizzi, con la sua opera prima, a vincere in quello stesso anno il premio come “miglior regista esordiente” ai David di Donatello. Poi arrivarono altre decine di riconoscimenti italiani e
stranieri, centinaia di articoli e saggi, milioni di incassi. Che cosa decretò il successo di quel film? Che cosa ha reso incancellabili, nelle nostra memoria, la Roma di quel giugno 1989, le vite di Luca e dei suoi amici “Massi”, Simona, Alice,
Riccardo, Valentina e Chicca, l’amore di Luca per Claudia, l’odiosamato Professore di Lettere Martinelli soprannominato ‘La carogna’? Abbiamo, tutti, riso, solidarizzato, provato rabbia, odiato, sperato con Luca e la sua classe dell’ultimo anno di Liceo Scientifico.
Come dimenticare quella ‘sera prima degli esami’ trascorsa fra il tentativo disperato di Massi – inginocchiato sotto casa
della sua Simona, incinta e tradita – di farsi perdonare per la sua debolezza, mentre Luca e Riccardo vanno ad acquistare da ‘Tracina’ le tracce della maturità, per scoprire però che erano quelle inventate da loro qualche giorno
prima? Come dimenticare il bellissimo personaggio di nonna Adele? Come dimenticare la delusione straziante di Luca che ritrova finalmente la sua Claudia, inseguita e amata da sempre, che però gli chiede il numero del suo amico
Riccardo? Come dimenticare il rapporto fra Luca e il suo Professor Martinelli, che gli consiglia di ripassare Leopardi per l’orale e poi all’esame gli chiede Carducci per essere certo che abbia compreso le lezioni della vita più e prima di quelle
della scuola? Come dimenticare il suo sorriso e la sua soddisfazione, quando ascolta Luca rispondere perfettamente alla sua domanda su Carducci? Nel frattempo Simona perdona Massi, inginocchiato e immobile lì, sotto quella casa, dalle prime ore del pomeriggio, raggiunto poi da Luca, Riccardo e Alice, tutti insieme accanto a lui, per aiutarlo a riconquistare Simona? Nel film accadono tante altre cose e quindi molti potrebbero essere i motivi che hanno reso vincente quel plot, al punto da farlo entrare nell’empireo esclusivo delle opere che si potrebbero rivedere centinaia di volte senza stancarsi
mai, proprio come se fosse sempre la prima volta.
Ma c’è un momento che strappa davvero il cuore, le lacrime e i brividi ogni volta davanti allo schermo, e quel momento arriva quando scorrono i titoli di coda e lì sotto si vedono i destini di tutti i protagonisti del film: Massi e Simona con i loro
tre figli e due cani; Alice diventata una consulente matrimoniale; Riccardo sposato con Claudia, di professione avvocato, e lui, Luca, diventato un docente di Lettere, come la vecchia ‘Carogna’ Martinelli di tanti anni prima.
Dunque il punto è proprio questo. Didattica a distanza o in presenza, normalità o ‘diversa normalità’ post-emergenza pandemica, Anni Ottanta o Anni Duemila: ciò che continua a emozionare chiunque veda quel film o attraversi
quell’esperienza è molto probabilmente proprio quel senso di futuro che nel corso della vita non si sente mai più premere e urlare dentro così forte come in quella, indimenticabile, terribile e bellissima ‘Notte prima degli esami’, mentre Antonello
Venditti non smette più di cantare: “Io mi ricordo / quattro ragazzi con la chitarra / e un pianoforte sulla spalla / come i pini di Roma / la vita non li spezza / questa notte è ancora nostra … Gli esami sono vicini / e tu sei troppo lontana dalla
mia stanza / tuo padre sembra Dante e tuo fratello Ariosto / stasera al solito posto / la luna sembra strana / sarà che non ti vedo / da una settimana … ma questa notte è ancora nostra / notte di giovani attori / di pizze fredde e di calzoni / notte
di sogni di coppe e di campioni / notte di lacrime e preghiere / la matematica non sarà mai il mio mestiere / gli aerei volano in alto tra New York e Mosca / ma questa notte è ancora nostra…
In bocca al lupo.

F.S.