Pd:” Governo regionale si opponga a siti depositi radioattivi in Sicilia”

“Il governo regionale ci dica che posizione intende assumere rispetto alla individuazione di siti siciliani come possibile deposito nazionale di rifiuti radioattivi e come intende attivarsi nei confronti del governo nazionale affinchè si escluda la possibilità che la Sicilia venga ritenuta idonea ad accogliere il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e del combustibile nucleare esaurito”.

E’ quanto chiede il deputato regionale Michele Catanzaro in una urgente interrogazione al presidente della Regione siciliana Nello Musumeci sottoscritta anche dai parlamentari Pd Giuseppe Arancio, Baldo Gucciardi  e Nello Dipasquale.

“Non si può umiliare la Sicilia con una scelta simile – sottolineano i parlamentari Pd – la trasformazione di queste aree in discariche radioattive è semplicemente irricevibile perché offensivo e mortificante per queste comunità e per la Sicilia intera”.   Sappiamo che c’è stato un intenso lavoro dei Ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare sul tema delicato della gestione dei rifiuti radioattivi, che comporta anche per il Paese una procedura di infrazione europea – aggiungono – ma ora bisogna fare un’analisi bilanciata e verificare tutto con cura prima di decidere. La Sicilia sta puntando su turismo ed agricoltura, sullo sviluppo dell’alta velocità e della rete stradale, non può assolutamente diventare discarica di rifiuti radioattivi vogliamo ricordare che nel luglio del 2018 il Parlamento regionale aveva approvato all’unanimità una mozione con la quale si impegna il Presidente della Regione, Nello Musumeci, ad opporsi alla costruzione di ogni infrastruttura destinata ad ospitare scorie radioattive ora il presidente deve dirci se intende mantenere quell’impegno affinché la Sicilia resti una Regione denuclearizzata e come intende dialogare con il governo centrale per opporsi. Noi, – concludono- saremo pronti a ricordargli costantemente questo impegno preso con tutti i siciliani”.