Quale scuola a settembre? La proposta di Eleonora Lo Curto: “Necessari entro giugno gli Stati Generali della Scuola”

Sta per chiudersi – come è noto – un difficile anno scolastico, sommerso da un profluvio di Ordinanze ministeriali e tuttavia ricco di nuove conoscenze ed esperienze, sia per i docenti sia per gli studenti. Una immersione piena nella
didattica digitale che lascerà i suoi strascichi e i suoi effetti non tutti positivi, ma che innegabilmente ha consentito alla scuola di continuare a svolgere il proprio ruolo culturale, educativo e sociale. Imminenti gli Esami di Stato, prima prova
generale, nei Licei e in tutti gli Istituti Superiori, di una riapertura autunnale ancora troppo densa di criticità e punti oscuri.
E’ da salutare dunque con particolare apprezzamento la proposta della Capogruppo regionale Udc Eleonora Lo Curto,
che chiede di organizzare entro giugno gli ‘Stati Generali della Scuola’, attraverso un confronto che veda sedere allo stesso tavolo oltre ai rappresentanti del governo regionale e ai componenti della V Commissione Ars, anche il Direttore
dell’Usr Sicilia e i responsabili degli Uffici territoriali scolastici provinciali, gli Enti locali attraverso l’Anci Sicilia, le Organizzazioni sindacali e i rappresentanti delle Associazioni dei Dirigenti scolastici, dei Docenti e dei genitori.
“Tale evento – osserva la deputata regionale – potrebbe tenersi in presenza presso l’atrio dell’Albergo delle Povere a Palermo in condizioni di piena sicurezza. L’obiettivo – spiega – è avviare un confronto tra le parti sapendo che la politica
deve operare scelte condivise con la scuola militante, dirigenti, insegnanti e genitori. È necessario, infatti, che la scuola riparta in sicurezza, definendo le condizioni per il distanziamento sociale, la didattica a distanza almeno a partire dal terzo anno della primaria, l’assistenza e l’integrazione scolastica, la cura educativa verso i più piccoli. Per tutto ciò è indispensabile programmare un grande piano di rilancio dell’edilizia scolastica da attuare già con un primo step durante l’estate. Tra le cose su cui la Regione Siciliana potrà distinguersi, – aggiunge Eleonora Lo Curto – sento di suggerire il ripristino di una figura non più esistente da decenni che è quella dell’assistente nella scuola dell’Infanzia. Tale profilo professionale assicurerebbe l’attenzione che per i piccoli è indispensabile per tutta una serie di iniziative legate all’accoglienza, all’accudimento, alla cura e all’autonomia personale, tenuto conto che sarà davvero difficile fare
osservare il distanziamento sociale a bambini della fascia 3-6 anni. Sarà utile discutere sul diritto allo studio che prevede
la possibilità di reclutare psicologi al servizio delle istituzioni scolastiche, per fronteggiare il fenomeno della dispersione
scolastica. Sarà infatti importante valutare quanto il lockdown e la sospensione delle attività didattiche in presenza abbia
potuto incidere negativamente sui bambini e sui ragazzi ai quali è stato negato ogni diritto. Inoltre l’Assessorato regionale
alla Pubblica istruzione dovrà negoziare con il governo nazionale, in ragione dell’autonomia statutaria, il monte ore
annuale delle discipline che si intendono ridurre nelle scuole del primo ciclo di istruzione per l’emergenza Covid-19,
stante la riduzione dell’orario delle lezioni previsto dal Miur e l’eliminazione del tempo pieno che, invece, al contrario
potrebbe essere molto utile ripristinare.
Per queste ragioni, occorre andare anche oltre, ripensando la legge regionale sul dimensionamento scolastico, che già
contiene parametri diversi rispetto a quelli nazionali che hanno prodotto l’affollamento delle classi, l’unificazione
indiscriminata di istituzioni scolastiche, le classi pollaio e la perdita consistente di posti di lavoro tra dirigenti, direttori
amministrativi e docenti. Chiedo al governo regionale di invertire una tendenza che con la logica dell’austerity, da diversi
anni, ha distrutto sia la scuola che la sanità, utilizzate da tutti i governi come bancomat”.

F.S.