Renzi stacca la spina: “Le ministre Bellanova e Bonetti e il sottosegretario Scalfarotto si dimettono. Chiediamo risposte su 3 punti. Ora tocca a Conte”

Renzi stacca la spina: “Le ministre Bellanova e Bonetti e il sottosegretario Scalfarotto si dimettono. Chiediamo risposte su 3 punti. Ora tocca a Conte”

“Annunciamo le dimissioni di Teresa Bellanova, Ivan Scalfarotto ed Elena Bonetti. Sono momenti difficili”: così Matteo Renzi nella conferenza stampa alla Camera. Il leader di Italia Viva ha spiegato che le ministre e il sottosegretario si dimettono e che è una scelta per cui “ci vuole molto coraggio”.

Conte oggi ha incontrato Mattarella al Quirinale e parlando con i giornalisti ha detto: “Governo può andare avanti solo con il sostegno di tutte le forze di maggioranza. Spero di lavorare tutti insieme in modo costruttivo”. Intanto il fondatore del Movimento Cinque Stelle, Beppe Grillo, è intervenuto condividendo una “lettera aperta ai partiti di maggioranza e opposizione”.

Renzi: “Mai un governo con il centrodestra, ma non credo si andrà al voto”

Il leader di Italia Viva conferma che non è disponibile a cambiare maggioranza e fare accordi con il centrodestra. Spiega Renzi: “Io non ho mai voluto fare un accordo con il centrodestra, con Salvini o con chiunque altro. Sto cercando di capire se c’è un’apertura sui contenuti, voglio parlare di cose concrete per il Paese. Non credo che si andrà a votare perché ci sono i presupposti in Parlamento”.

Renzi aggiunge: “Alla luce dell’incrollabile fiducia nel Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, noi crediamo che si debbano affrontare i tre punti sollevati da Bellanova e Bonetti in Consiglio dei ministri. C’è un punto di metodo e di forme della democrazia, perché noi abbiamo combattuto per non dare i pieni poteri a Salvini e non vogliamo darli a Conte: basta a decreti e dirette a reti unificate, sia ceduta la delega ai servizi segreti e si smetta di dare ad Arcuri tutte le gestioni straordinarie. Chiediamo poi che non ci sia una pregiudiziale al MES e che si sblocchino gli investimenti. Se le forze politiche dell’attuale maggioranza hanno voglia di affrontarli, allora lo facciano ma senza rinviare ancora, senza comunicati roboanti sui social. Se le forme della democrazia non vengono rispettate, allora qualcuno deve avere il coraggio di dire che il Re è nudo”.