ROMA, L’ASSOCIAZIONE “IL CUORE DI ANDREA” ORGANIZZA UN BELLISSIMO CONCERTO PER LA RACCOLTA FONDI A SAN GIOVANNI BATTISTA DEI FIORENTINI

ROMA, L’ASSOCIAZIONE “IL CUORE DI ANDREA” ORGANIZZA UN BELLISSIMO CONCERTO PER LA RACCOLTA FONDI A SAN GIOVANNI BATTISTA DEI FIORENTINI

Proseguono le iniziative e le attività dell’Associazione “Il Cuore di Andrea” intitolata al giovane studente
romano scomparso nel 2017 ad appena 27 anni a causa di una rarissima patologia cardiaca. Si è tenuto


domenica 19 marzo 2023 a Roma nella splendida cornice della Chiesa di San Giovanni Battista dei
Fiorentini il concerto di beneficenza “Memoriae Cordis”, che ha visto protagonisti Marida Augeri, Irene Morelli
(Soprani) Beatrice Mercuri, Micaela Parrilla (Mezzosoprani) e Pierluigi Morelli (Organo) con la partecipazione
di Luca Pappalardo che ha letto alcune pagine tratte dai racconti scritti da Andrea e raccolti dalla famiglia nel
libro Bianche sponde…sotto una lesta aurora.


Accompagnati dal magnifico organo a canne in legno dorato del Seicento, sono stati eseguiti brani di G.
Frescobaldi, G. Legrenzi, G.B. Ferrini, G.F. Sances, G. Veneziani, A.M. Abbatini e dell’orsolina novarese
Suor Maria Xaveria Peruchona. Ad introdurre la serata di raccolta fondi c’erano Marialucia e Francesco
Pappalardo, Presidente e Vicepresidente dell’Associazione, che hanno ricordato le attività svolte e quelle in
programma. Dal 2018, “Il Cuore di Andrea” organizza nel Lazio e in tutta Italia iniziative finalizzate a


sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della ricerca nel campo delle malattie genetiche del cuore, in
modo particolare quelle aritmogene ereditarie. L’Associazione promuove da anni nelle scuole la cultura della
defibrillazione precoce, finanzia borse di studio per la ricerca, favorisce la conoscenza delle cardiopatie,
effettua campagne di prevenzione con screening diagnostici e si propone di creare una rete di associazioni
che condividono gli stessi fini. Ma ad Andrea Pappalardo è intitolato anche un Premio Letterario promosso
dall’Università Europea di Roma, nato per valorizzare il talento narrativo e creativo dei giovani studenti
universitari e ispirato alla passione che portò il giovane studente romano a scrivere diversi racconti che la
famiglia sta progressivamente pubblicando.
Il Vice Presidente dell’Associazione Francesco Pappalardo, domenica sera, ha anche voluto ringraziare il
Parroco della Chiesa di San Giovanni Battista dei Fiorentini, don Roberto Paoloni, da sempre animatore
nella sua parrocchia di iniziative di solidarietà e di eventi culturali. Ma a collaborare con i promotori della
serata – ha ricordato Francesco Pappalardo – è stata anche l’Associazione “Recercare”, nata nel 1993 con
l’obiettivo di creare un polo di consultazione storico e lessicografico sul professionismo musicale a Roma e
nel Lazio dal 1400 ad oggi. “Con la propria attività di ricerca l’Associazione – è stato sottolineato – ha
rappresentato da sempre un polo di riferimento per musicisti e studiosi che si dedicano all’approfondimento
delle fonti di ambito romano”. Basti ricordare, fra le diverse iniziative svolte nel corso degli anni, il progetto


“Promus”, “incentrato sugli archivi storici romani, che offre la possibilità di fruire di un database accessibile
online per facilitare la riscoperta del patrimonio storico-musicale regionale inedito”. Un binomio perfetto con
lo “Xaveria Ensamble” protagonista del concerto di domenica sera, e nato proprio con la volontà di
valorizzare la musica antica, in particolare la produzione liturgica o paraliturgica di compositrici della Scuola
Romana. La particolarità dell’Ensamble – spiegano i suoi membri – risiede nel fatto che ha voluto da subito
privilegiare composizioni “a voci pari/femminili con il basso continuo o con strumenti concertanti, costituendo
un’esperienza abbastanza rara nel panorama della musica antica in Italia”.
Una colonna sonora suggestiva che ha lasciato spazio anche alla voce di Luca Pappalardo, suscitando forte
emozione nel pubblico durante la lettura dell’omelia pronunciata nel giorno delle esequie di Andrea dal
fratello Don Stefano Maria. “Non credevo sarebbe finita così… – Finita? No, il viaggio non finisce qui… La
morte è soltanto un’altra via. Dovremo prenderla tutti. La grande cortina di pioggia di questo mondo si apre,
e tutto si trasforma in vetro argentato. E poi lo vedi…Bianche sponde, e al di là di queste un verde paesaggio
… sotto una lesta aurora”.
Andrea Pappalardo (1989-2017) è nato e vissuto a Roma, ha conseguito la Laurea triennale in
Scienze Storiche presso l’Università Europea di Roma con una tesi su “Il Congresso di Vienna e la
Santa Sede” e quella magistrale presso l’Università “La Sapienza”, con una tesi di Storia
Contemporanea intitolata “Vienna e Parigi, due paci a confronto”. Parallelamente allo studio
universitario Andrea ha coltivato la passione per la narrativa, in particolare frequentando un Corso di
Scrittura presso la Scuola Omero (esperienza da cui hanno origine molti degli elaborati raccolti nel
libro Bianche sponde…sotto una lesta aurora) e collaborando alla stesura di un volume di memorie.
Molteplici e vari i suoi interessi che spaziavano dalla letteratura e dalla scrittura al cinema e all’arte,
dai viaggi allo sport. Profonda la sua sensibilità che lo portava ad una continua dedizione alla
famiglia ma anche ad un’intensa attività di volontariato, svolta prestando instancabilmente assistenza alle famiglie bisognose presso la “Casa di Cristian” (il Centro di prima accoglienza della
Caritas per madri senza fissa dimora), gli anziani ospitati nella Casa di riposo “Boccone del Povero”
e nell’Istituto “Santa Margherita”, i bambini del catechismo presso la Parrocchia “Regina Pacis”.
Ha frequentato fin dall’infanzia i campeggi estivi coordinati da Alleanza Cattolica, svolgendo negli
ultimi anni anche funzione di tutoraggio; dal 2009, il Centro Universitario Internazionale Collalto
dell’Opus Dei e, dal 2013, le catechesi dei Dieci Comandamenti e dei Sette Segni guidate da Don
Fabio Rosini.
I suoi scritti, autentici riflessi di un’anima, rappresentano la più fedele testimonianza di una profonda
spiritualità e di una straordinaria passione per la vita.

Federica Sbrana