Salvatore Giacalone riconfermato presidente provinciale del Sunia Cgil. “In provincia di Trapani gli sfratti per morosità incolpevole sono aumentati del 23,50 per cento”

Salvatore Giacalone riconfermato presidente provinciale del Sunia Cgil. “In provincia di Trapani gli sfratti per morosità incolpevole sono aumentati del 23,50 per cento”

“Cinquant’anni di lotte per il diritto alla casa, un nuovo welfare per l’abitare sociale e l’affitto sostenibile”. È stato il tema del II Congresso provinciale del Sunia Cgil che ha eletto il presidente provinciale.
Con voto unanime Salvatore Giacalone, 49 anni di Trapani, è stato riconfermato, per il secondo mandato, presidente provinciale del sindacato unitario degli inquilini e degli assegnatari.
Ad aprire i lavori la relazione di Salvatore Giacalone a cui sono seguiti gli interventi della segreteria generale della Cgil di Trapani Liria Canzoneri e del segretario regionale del Sunia Sicilia Zaher Darwish. Le conclusioni sono state affidate alla segreteria nazionale del Sunia Giusy Milazzo.
Nella relazione programmatica, Giacalone si è soffermato sul caro bollette e sulle conseguenze economiche per le famiglie, soprattutto per quelle che vivono in una casa in affitto.
“In questa fase di crisi economica  – dice Salvatore Giacalone – diversi nuclei familiari hanno perso o stanno rischiando di perdere la casa. In  provincia di Trapani si registra un aumento degli sfratti per morosità incolpevole del 23,50 per cento”.
Per il segretario del Sunia occorrono “un piano nazionale pluriennale per la realizzazione di alloggi di edilizia pubblica e sociale, anche con l’obiettivo di calmierare i canoni del settore privato, riattivare il fondo di sostegno alla locazione  per aiutare le famiglie in situazioni di disagio, programmare interventi nelle aree ghetto per dare nuova dignità a interi quartieri abbandonati al degrado contrastando le occupazioni abusive e l’illegalità.
“La città e le sue periferie – conclude Giacalone  – vanno ripensate con un approccio integrato. La nuova progettazione deve coinvolgere le parti sociali, le organizzazioni sindacali degli assegnatari e degli inquilini, dei rappresentanti delle comunità e comitati di quartieri”.


Maria Emanuela Ingoglia