Una settimana di pupi e racconti, dagli spettacoli quotidiani al ciclo di Alcamo della Compagnia Canino. Letture ad alta voce per la rassegna Domenica al Museo: alla scoperta dell’antica fiaba di Spera di Sole

Una settimana di pupi e racconti, dagli spettacoli quotidiani al ciclo di Alcamo della Compagnia Canino. Letture ad alta voce per la rassegna Domenica al Museo: alla scoperta dell’antica fiaba di Spera di Sole

I pupi in trasferta ad Alcamo

Si inaugura un nuovo ciclo di spettacoli ad Alcamo, nel suggestivo Castello dei
Conti di Modica. Sabato 4 febbraio, alle 17, la Compagnia Opera dei pupi
siciliani Gaspare Canino metterà in scena lo spettacolo Ginamo e la sua
confessione.
Senza farsi riconoscere, Rinaldo sfida i paladini fuori dalle mura di Vienna. Dal
campo di Agolante se ne accorgono e Atlante va a combattere contro Rinaldo,
trovando la morte.
Rinaldo si impossessa della spada Fusberta. Agolante dà ordini di assaltare la città e i
pagani vengono sconfitti. Rinaldo rivela la propria identità e sfida Ginamo di Baiona.
Colpito più volte dal paladino, il magonzese confessa all’avversario che Rinaldo,
Bramante, Ricciardetto, Salardo e Riccardo sono figli di Amone. Poi chiede perdono,
ma il paladino, incitato dal popolo, lo uccide.
L’ingresso è gratuito
Compagnia Opera dei pupi siciliani Gaspare Canino. Nasce nel 1997, fondata da Salvatore
Oliveri, nipote di parte di madre di Gaspare Canino, ultimo puparo e oprante attivo ad Alcamo e in
tutta la provincia di Trapani. Capostipite della famiglia fu Liberto Canino, considerato tra gli
iniziatori dell’Opera dei pupi a Palermo. Intorno al 1830 Canino aprì il suo primo teatro in via dei
Formai, nell’antico quartiere dell’Albergheria a Palermo. Uno dei suoi figli, Luigi, appresa l’arte del
padre alla fine dell’Ottocento, si trasferì ad Alcamo. Dei cinque figli di Luigi soltanto due faranno i
pupari: Guglielmo, che si trasferisce a Sciacca, e Gaspare, il quale resta ad Alcamo e aiuta il
vecchio padre. Dopo la scomparsa di Gaspare, nel 1977, l’Opera dei pupi non viene più
rappresentata ad Alcamo e in tutta la provincia di Trapani, finché nel 1990 il nipote Salvatore
Oliveri torna a dedicarsi a quest’arte, aprendo un teatro.
Domenica al museo, alla scoperta dell’antica fiaba Spera di sole
La domenica è il giorno che, ormai per tradizione, il Museo Pasqualino dedica ai
piccoli visitatori e alle loro famiglie. A cominciare dal mattino, con la rassegna,
nuova di zecca, Domenica al Museo.
Fino al 28 maggio, tutte le domeniche, al Museo prenderà il via un ricco programma
in cui si alterneranno laboratori, spettacoli, letture ad alta voce di fiabe, racconti e
avventure.
Domenica 5 febbraio alle 11 toccherà alle letture ad alta voce.
Alessia Franco condurrà i bambini di tutte le età alla scoperta dell’antica fiaba di
Spera di sole. Un viaggio in una delle più belle storie scritte da Luigi Capuana, tra
fornaie che diventano regine, reucci capricciosi, pani magici e complicità tra

ASSOCIAZIONE PER LA CONSERVAZIONE DELLE TRADIZIONI POPOLARI

Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari
Piazzetta Antonio Pasqualino (ex p.tta Niscemi), 5 – 90133 Palermo – Tel. 091328060
Web site: www.museodellemarionette.it
email: mimap@museomarionettepalermo.it
madre e figlia. Vi innamorerete della figura di Tizzoncino, che con abilità e ironia
riesce a collegare il mondo di chi lavora per vivere e quello di chi regna e… ha tanto
da imparare. Prima lezione: le apparenze ingannano!
Costo del biglietto: 5 euro
Torna al programma completo: https://bit.ly/3XkSBMF
Dalla penna di Giusto Lo Dico alla scena: ogni giorno i pupi al Museo
Anche questa settimana, tornano a darsi battaglia i pupi del Museo Pasqualino, ogni
lunedì alle 11, e da martedì a sabato alle 17 in Sala teatro.
Un’arte nobile e antica che si mette in pratica quotidianamente.
Dalla penna di Giusto Lo Dico, autore di Storia dei paladini di Francia, ecco
irrompere in scena Carlo Magno, Orlando e Rinaldo, Angelica, il mago Malagigi
insieme a prodigi, innamoramenti, duelli, scambi di persona e colpi di scena.
Biglietto: 10 euro (intero) – 8 euro (ridotto)