In uno straordinario video di “Qmedia”realizzato in collaborazione con la fondazione Whitaker, tutta la bellezza e l’incanto di Mozia

In uno straordinario video di “Qmedia”realizzato in collaborazione con la fondazione Whitaker, tutta la bellezza e l’incanto di Mozia

Un’isola nell’isola, posta nel cuore della Laguna dello Stagnone, colonizzata dai Fenici nell’VIII secolo a.C. ma già in precedenza punto nevralgico del Mediterraneo e dei suoi traffici, crocevia di popoli e culture, archetipo della bellezza, simbolo dell’identità siciliana: è San Pantaleo, l’antica Mozia, luogo per eccellenza della koinè mediterranea, sospeso fra la storia e il mito, fra l’intensità della natura e la profondità del suo passato impareggiabile.
Un video straordinario, realizzato dall’Agenzia Qmedia in collaborazione con la Fondazione Whitaker, consente da oggi di coglierne le infinite anime, in una sintesi perfetta. In appena un minuto scorrono le immagini più suggestive, capaci di condensare colori e armonie in un caleidoscopio di riflessi e prospettive, che riesce a descriverne l’incanto, il mistero e la magia.
“L’Italia senza la Sicilia non lascia nello spirito immagine alcuna. – scriveva J. W. Goethe – E’ in Sicilia la chiave di tutto… La purezza dei contorni, la morbidezza di ogni cosa, la cedevole scambievolezza delle tinte, l’unità armonica del
cielo col mare e del mare con la terra… chi li ha visti una sola volta, li avrà in possesso per tutta la vita”.
Qualcuno ha aggiunto che si dovrebbe visitare la Sicilia almeno due volte, perché la prima si corre il rischio di ritenerla
un sogno e, forse, solo la seconda si riuscirà a credere che appartenga anche alla realtà.
Mozia torna a occupare il proscenio della cultura e dello spirito, nella sua esplosione di colori e odori, disegnati e avvolti
nelle linee e nella luce di un paesaggio intenso, capace di attingere alle sorgenti più pure della storia e del mito.
Un’isola da oggi ancora più bella, dopo gli interventi di valorizzazione attuati negli ultimi mesi, nei suoi sentieri e nei
camminamenti che attraversano le testimonianze del passato, accogliendo i visitatori e accompagnandoli nella scoperta
delle sue infinite anime.
“Bisognerebbe volarci sopra, sull’isola, e abbracciarla con una sola veduta nel prisma intero dei suoi colori” – scriveva
Gesualdo Bufalino – “Bisognerebbe, – aggiungeva – volando a una quota minore, assecondarne studiosamente il
profilo”. Un video lo ha fatto, ponendo il futuro e la sua potente tecnologia al servizio della storia e della bellezza.
Buona visione.
https://www.facebook.com/qmediasrls/videos/285729942487678/

Foto archivio Il Vomere

F.S.