Una vera e propria «chat dell’orrore» l’hanno definita gli stessi inquirenti, usata da ragazzini, 17 anni il più anziano del gruppo, 13 i più piccoli, per scambiarsi immagini con contenuti a carattere pedopornografico e cosiddetti file gore, ultima frontiera della crudeltà, con video di suicidi, decapitazioni, squartamenti e mutilazioni di persone, in qualche caso di animali. Immagini di violenza e crudeltà terribili. L’ hanno scoperta gli investigatori della polizia postale della Toscana, coordinati dalla procura presso il tribunale per i minori di Firenze, con l’indagine battezzata ‘Dangerous images’.
5 Ottobre 2024