TERMINI IMERESE, INAUGURATA UNA STANZA PER LE AUDIZIONI PROTETTE PRESSO LA SEDE DEL REPARTO TERRITORIALE CARABINIERI

TERMINI IMERESE, INAUGURATA UNA STANZA PER LE AUDIZIONI PROTETTE PRESSO LA SEDE DEL REPARTO TERRITORIALE CARABINIERI

Questa mattina, alle ore 10.00, presso la sede del Reparto Territoriale Carabinieri di Termini
Imerese, è stata inaugurata la Stanza per le audizioni protette dedicata alle audizioni delle vittime
vulnerabili e realizzata in collaborazione con il Comune di Termini Imerese e la locale sezione
della FIDAPA.1
La data scelta per l’inaugurazione coincide convenzionalmente con l’inizio della primavera:
si è voluto così richiamare, simbolicamente, il parallelismo tra la rinascita della natura in
primavera e quella della vittima, quando trova il coraggio di parlare e denunciare la propria
situazione, uscendo così dalla spirale della violenza in cui si trova.
In ambito nazionale, il 21 marzo coincide con la giornata della memoria e dell’impegno in
ricordo delle vittime delle mafie tra cui ricordiamo la presenza di molte donne e bambini.
La stanza per le audizioni protette di donne e bambini e, più genericamente per l’audizione
delle vittime vulnerabili, consiste in un ambiente ricreato all’interno della caserma dei Carabinieri,
diverso da un qualsiasi altro ufficio, accogliente ed intimo e che possa mettere le vittime di
particolari reati nella condizione di potersi confidare e sporgere una denuncia, in un contesto
adeguato che possa quantomeno evitare di acuirne il disagio e la sofferenza. Tali reati infatti, per
età o situazione della vittima stessa (minori, anziani, disabili, stranieri…) e caratteristiche e
crudeltà della tipologia di offesa (coinvolgono la sfera sessuale, violenza di genere,
discriminazione razziale, crimini d’odio in generale…), hanno un impatto psicologico fortissimo e
condizionano particolarmente chi li subisce.
A riguardo, il legislatore, da ultimo con il D.lgs. 10 ottobre 2022 n. 49 “Riforma Cartabia”,
ha previsto la registrazione visiva o fonografica delle dichiarazioni assunte da un soggetto che
appartenga alle “categorie protette”, sia che il dichiarante protetto sia vittima, persona indagata o
informata sui fatti. Tra queste categorie rientrano pienamente i soggetti infermi di mente o che si
trovino in condizioni di particolare vulnerabilità (persone offese dai reati trattati in Codice Rosso,
persone affette da disturbi comportamentali, persone che abbiano subito violenze o minacce
finalizzate ad inquinare le proprie dichiarazioni o che comunque abbiano motivo di temere per la
propria incolumità, come le vittime della mafia).
L’arredo della stanza prevede anche un’area dedicata ai bambini con libri e giocattoli, sia
nel caso in cui la vittima abbia con sé i propri figli, sia nel caso in cui si debba procedere con
1 La FIDAPA BPW Italy è un’associazione composta in Italia da circa 10.000 socie e aderisce alla Federazione
Internazionale IFBPW (International Federation of Business and Professional Women), articolata in 300
sezioni distribuite su tutto il territorio nazionale, raggruppate in 7 distretti. La federazione ha lo scopo di
promuovere, coordinare e sostenere le iniziative delle donne che operano nel campo delle Arti, delle
Professioni e degli Affari, autonomamente o in collaborazione con Enti Associazioni ed altri soggetti.

l’audizione, alla presenza di consulenti specializzati in materia, di un bambino o di un adolescente.
Parte integrante dell’ambiente è un impianto di ripresa audio-video, ad alta risoluzione, che
consente, in maniera non invasiva, la fono-videoregistrazione delle attività, come previsto dalla
normativa in materia.
L’iniziativa, pertinente alle tematiche affrontate durante gli incontri fra l’Arma dei
Carabinieri e gli studenti degli Istituti Scolastici del territorio, per la formazione della “Cultura della

legalità”, rappresenta un esempio concreto di come opera sul territorio la rete antiviolenza inter-
istituzionale (la stanza è una maglia della rete nel percorso di uscita dalla spirale della violenza).

Gli Istituti di Termini Imerese e delle sedi distaccate di Cerda e Caccamo, invitati a
presenziare con i dirigenti e una rappresentanza di studenti, sono: Istituto Superiore Paritario
“Ludovico Ariosto”, Istituto Superiore Professionale dei Mestieri “Euro Form”, Liceo Scientifico
“Nicolò Palmeri”, Istituto di formazione professionale per mestieri “Euro Madonie”, Istituto
Superiore Tecnico Paritario “Padre Pio”, Istituti Tecnico Commerciale per Ragionieri e Tecnico
Commerciale per Geometri “Stenio” e Istituto Superiore “Ugdulena”.
Nella circostanza, l’Istituto professionale “Euro Form” ha accolto l’invito avanzato agli
studenti di portare un proprio contributo all’arredo della stanza, organizzando una sessione di arte
partecipata per la realizzazione di un’opera pittorica su una delle pareti della stanza, che possa
ricordare l’evento e rappresentare simbolicamente l’apporto di un gesto gentile e delicato da parte
degli uomini (in questo caso gli alunni di sesso maschile) nei confronti delle donne e, fattivamente,
la collaborazione a più mani da parte di tutti gli istituti scolastici invitati. La scuola Euroform,
attraverso la docente-artista Miriam Palmentino e gli studenti coinvolti, ha coordinato l’attività in
loco, acquistando anche i materiali per la realizzazione dell’opera murale.
La signora Iana Brancato, madre di Roberta Siragusa, vittima di femminicidio commesso a
Caccamo nel 2021, dopo il “taglio del nastro”, ha donato, per adornare la stanza, un quadro che
riproduce la fotografia della figlia.
La signora Iana Brancato, nel vivo ricordo della figlia e con l’intento di sensibilizzare le
donne circa la necessità di ribellarsi in tempo alla violenza, ha fondato un’associazione denominata
“Roberta Vive” e partecipa incessantemente alle campagne di sensibilizzazione.
Le indagini sul delitto, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di
Termini Imerese e condotte dall’allora Compagnia CC di Termini Imerese, hanno portato alla
condanna in primo grado all’ergastolo dell’ex-fidanzato.

Palermo, 21 marzo 2023