Troppi cellulari in aula alla Camera dei Deputati, Mario Nanni: “Sono una pessima immagine del Parlamento”


Il giornalista Mario Nanni alla ricerca dell’aura perduta di certe sedute
parlamentari
In Aula l’oratore parla, gli altri guardano il cellulare. La tv ci rimanda
impietosamente scene di questo genere trasmettendo le dirette di sedute dalla Camera
o dal Senato: sui banchi dei parlamentari spiccano i tablet, naturalmente accesi, i
deputati o i senatori sono immersi nella lettura o seguono i discorsi con interesse solo
apparente.
È una utopia immaginare o sperare che almeno nelle aule parlamentari vengano
spenti telefoni e tablet, durante le sedute? Forse lo è. Ma quale esempio, quale
spettacolo si dà alle scolaresche che, in visita ai due rami del Parlamento, assistono
dalle tribune alle sedute? Eppure il presidente di turno annuncia in modo solenne:
oggi abbiamo in visita gli studenti del Liceo di.. . Il suggerimento sottinteso è; Fate i
bravi, date un buon esempio, gli studenti ci guardano. Ma sono raccomandazioni
inutili.
Questo aspetto della fenomenologia dei comportamenti parlamentari è descritto, con
l’aggiunta di altri particolari e scene, nel nuovo libro di Mario Nanni.
PARLAMENTO SOTTERRANEO, miserie e nobiltà, figure e scene di ieri e di oggi.
Editore Rubbettino, pagg 230, 16 euro, dal 12 novembre in libreria e sulle
piattaforme on line Amazon, Feltrinelli ecc. Ed è già immediatamente disponibile sul
sito dell’Editore Rubbettino.