Protocollo di Legalità per la realizzazione delle infrastrutture per il ripristino della linea Ferroviaria Palermo-Trapani via Milo – (Ripristino della tratta Alcamo diramazione)

Protocollo di Legalità per la realizzazione delle infrastrutture per il ripristino della linea Ferroviaria Palermo-Trapani via Milo – (Ripristino della tratta Alcamo diramazione)


Domani, 22 febbraio 2023, alle ore 10.00, nella sede del Palazzo del Governo sarà sottoscritto dal
Prefetto, Filippina Cocuzza, dal Referente della Società Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. e dal
Commissario straordinario ex art. 4 del decreto legge 18 aprile 2019 n.32, nominato con DPCM
del 16 aprile 2021, ing. Filippo Angelo Antonio Palazzo, alla presenza dei vertici delle Forze
dell’Ordine, il Protocollo di legalità finalizzato al monitoraggio dei lavori per la realizzazione
del ripristino della linea Ferroviaria Palermo-Trapani via Milo – (Ripristino della tratta
Alcamo diramazione) di imminente realizzazione.
L’opera è ricompresa nel programma di interventi infrastrutturali in ambito portuale sinergici e
complementari al P.N.R.R..
Lo strumento pattizio è finalizzato a prevenire e contrastare il rischio di infiltrazioni della
criminalità organizzata nel corso della realizzazione dell’opera nonché per verificare la sicurezza
e la regolarità sui luoghi di lavoro di questo importante intervento infrastrutturale.
Il Protocollo di legalità, infatti, è lo strumento attraverso cui l’azione amministrativa di
prevenzione si manifesta in modo pieno ed efficace.
Le clausole contenute negli accordi di legalità svolgono pertanto una funzione di supplenza in
aree contrattuali non sempre presidiate da controlli antimafia c.d. classici.
Il Protocollo sarà sottoscritto anche dall’Ispettorato territoriale del Lavoro e dalle OO.SS. di
categoria maggiormente rappresentative che saranno anche componenti dell’apposito Tavolo di
monitoraggio dei flussi di manodopera, coordinato da questa Prefettura.
L’importanza delle previsioni e degli impegni previsti nel documento rafforzano l’azione di
prevenzione contro i tentativi di indebita interferenza e di infiltrazione mafiosa, anche a garanzia
delle stesse imprese e della loro sana operatività.

L’obiettivo, quindi, è quello di evitare interferenze nell’economia legale e garantire che
l’esecuzione delle opere si svolga sempre sotto l’egida di stringenti controlli pena la risoluzione
dei contratti.
La volontà dei firmatari del Protocollo è quella di assicurare la realizzazione del preminente
interesse pubblico alla legalità ed alla trasparenza in relazione alla realizzazione delle opere sopra
richiamate, comprese le procedura ablative, esercitando appieno i poteri di monitoraggio e
vigilanza attribuiti dalla legge, anche ai fini di prevenzione, controllo e contrasto di tentativi di
infiltrazione mafiosa.
Nell’intento di garantire più elevati livelli di prevenzione antimafia nell’esecuzione delle opere, il
regime delle informazioni antimafia di cui all’art.91 del Codice antimafia sarà esteso a tutti i
soggetti appartenenti alla “filiera delle imprese” che parteciperanno alla realizzazione del
progetto.