“Siamo a mare”- Parole e Musica. Al Real Teatro di Santa Cecilia a Palermo lo spettacolo in memoria di Paolo Borsellino. Sul palco anche le nipoti di Paolo Borsellino e Mario Francese

“Siamo a mare”- Parole e Musica. Al Real Teatro di Santa Cecilia a Palermo lo spettacolo in memoria di Paolo Borsellino. Sul palco anche le nipoti di Paolo Borsellino e Mario Francese

La vita di Mario Francese, giornalista ucciso dalla mafia il 26 gennaio 1979, è stata consacrata alla verità, alla sua ricerca e alla sua narrazione. Le parole di Mario Francese hanno scritto alcune fra le pagine più difficili e drammatiche
della storia della Sicilia. Il suo testimone è stato raccolto, negli anni, da altri giornalisti coraggiosi che continuano a concepire il loro lavoro come impegno civile e militanza in difesa della verità. Ma gli uomini e le società hanno bisogno di
una memoria viva, che si traduca quotidianamente in azione e in responsabilità. E per alimentare la memoria sono necessari i testimoni. E’ una straordinaria e difficile ricostruzione degli eventi più drammatici della storia di Palermo e
della Sicilia quella che è andata in scena venerdì 17 luglio al ‘Real Teatro di Santa Cecilia’: una visione non retorica ma realistica di una stagione segnata dal sangue e dalla violenza. Ma anche dal coraggio indomito di chi al sangue e alla
violenza non ha voluto rassegnarsi. “Siamo a mare – Parole e musica” è il titolo dello spettacolo prodotto dalla Fondazione ‘The Brass Group’, con le parole di Marcello Alessandra, per ricordare il Giudice Paolo Borsellino, caduto
nella strage di via D’Amelio il 19 luglio 1992 insieme a Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, la sua scorta. E protagonisti con loro, in ‘Siamo a mare’, molti altri eroi della più recente storia
siciliana. Sul palco, per le letture e l’interpretazione dei testi, c’erano anche Silvia Francese, nipote di Mario Francese, e Valentina Corrao, nipote di Rita e Paolo Borsellino.
Momenti di emozione intensa che hanno visto la memoria farsi carne nelle parole e nei volti di chi ha vissuto la storia
nella propria vita. Straordinaria e commovente l’interpretazione di Silvia Francese, che ha letto la poesia “Con i tuoi
occhi”, scritta da Giulio Francese in ricordo di suo padre.
“Quarant’anni, una vita, senza te, Papà. Guardo i tuoi occhi limpidi e pieni di bontà e ancora mi commuovo. Con i tuoi
occhi hai scrutato il mare, cercato il bene, sorriso al male. I tuoi occhi, calici di lacrime e luce, fiaccole nelle tenebre,
ampolle di purezza, buchi neri di mistero e dolore. Sulla lapide bianca i tuoi occhi accesi di passione consolano,
perdonano, sorridono. I tuoi occhi, per guardare avanti e specchiarsi in cerca di te, di me”.
“Ed è stato bello – ha commentato Giulio Francese – vedere sul palco Valentina Corrao, nipote di Paolo e Rita Borsellino
e mia figlia Silvia. È stata intensa ed emozionante per me la sua interpretazione della poesia “Con i tuoi occhi” che ho
scritto in ricordo di mio padre, Mario Francese, suo nonno. Quegli occhi che lassù spero sorridano per lei”.

F.S.